"Italia e Grecia non sono più compagne di sventura", sono queste le parole di Matteo Renzi al Tg5. Secondo il premier italiano, quindi, l'Italia non deve più essere guardata dal resto d'Europa con occhi compassionevoli, quegli stessi occhi che ora sono puntati sulla situazione greca.

Fiducia nel futuro dell'Italia - Renzi si mostra fiducioso nei confronti del futuro del Belpaese, e invita i suoi connazionali a fare lo stesso: "Riforme, ripartenza dell'economia, noi siamo quelli che cercano di risolvere il problema, non siamo più il problema." Ribadendo la situazione complessa in cui ancora ci troviamo e che sarebbe inutile negare, il Premier afferma deciso che non dobbiamo temere alcun tipo di ripercussioni da parte della crisi greca.

Grazie alle riforme economiche messe in atto dal governo Renzi, quindi, l'Italia sembra aver scongiurato il rischio del default. Sebbene Salvini non sia pienamente d'accordo con tutto ciò, affermando che preferisce non andare in Grecia ma restare in Italia e cercare di evitare che anche tra le nostre strade si affollino pensionati in lacrime davanti a un bancomat inutilizzabile, secondo gli ultimi dati la situazione attuale italiana pare essersi allontanata da quello stato di grave emergenza in cui si trovava sino a un paio di anni fa.

L'invito a reagire - Si tratta quindi di un messaggio di speranza quello a cui gli italiani sono chiamati a rispondere. Non si tratta del nascondere la testa sotto la sabbia: secondo Renzi, anzi, la testa bisogna tenerla ben dritta per riuscire ad assistere allo spettacolo della ripresa italiana.

Una ripresa su cui pochi avrebbero scommesso ma che, secondo il Presidente del Consiglio, esiste ed è tangibile. Inoltre, Renzi continua affermando di non essere particolarmente interessato ai complimenti della Germania, ma di gioire per una buona notizia arrivata da Caserta, in cui un'azienda con 400 dipendenti è riuscita a evitare l'annegamento.

Dunque la strada è ancora lunga e forse insidiosa, i festeggiamenti purtroppo non sono ancora all'ordine del giorno, ma chissà...forse un accenno di sorriso, seppur piccolo, l'Italia può iniziare a farlo davvero.