Tagli alla Sanità per 2,3 miliardi di euro sono stati approvati con il decreto legge sugli Enti Locali passato al Senato, grazie al voto di fiducia, con 163 voti favorevoli e 111 contrari. I tagli, negati dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin che preferisce parlare di ‘risparmi’, saranno attuati nei prossimi 3 anni ed hanno sollevato proteste tra gli operatori della Sanità che ora minacciano azioni di protesta sulla scia di quanto accaduto nella scuola con la riforma Giannini-Renzi.

Sanità, ecco cosa sarà tagliato: esami inutili, ricoveri e super ticket.

Questo l’elenco dei principali tagli alla Sanità stabiliti dal decreto legge approvato al Senato:

  • Acquisti: sarà istituita, presso il ministero, la Centrale unica di acquisto con la funzione di monitorare i prezzi dei dispositivi medici per uniformarli in tutta Italia.
  • Ricoveri: saranno ridotti i ricoveri per riabilitazione attraverso l’istituzione di un limite temporale, superato il quale il paziente sarà chiamato a contribuire in percentuale alle spese di ricovero.
  • Esami e super ticket: saranno tagliate le prestazioni specialistiche non necessarie per le quali sii parla dell’istituzione di un super ticket.
  • Stipendi medici: i medici che prescrivono esami e ricoveri non necessari potranno essere penalizzati attraverso un taglio dello stipendio.

Sindacati sul piede di guerra: ‘Sarà un autunno caldo’.

I tagli alla Sanità approvati in Senato hanno suscitato le reazioni delle associazioni di categoria dei medici, in particolare di Anaao Assomed, il maggiore sindacato dei dirigenti sanitari, che ha annunciato una grande manifestazione nazionale di protesta in autunno.

‘La sanità pubblica è considerata dal governo come un bancomat’, ha dichiarato il segretario Costantino Troie ricordando che dal 2014 al 2015 ammontano già a 31 i miliardi dei tagli alla Sanità.

Tra le misure maggiormente contestate dai medici, le restrizioni nella prescrizione di visite ed esami specialistici, per le quali saranno chiamati a rispondere, anche economicamente, nel caso sia accertata la non necessità.

Posizione condivisa dalla Federazione dei medici di famiglia, anch’essi pronti a studiare iniziative di protesta.

La difesa del ministro Lorenzin: ‘Non ci sono tagli’.

A difesa del decreto legge che introduce i nuovi tagli alla Sanità si è schierata il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che sottolinea come tutti i provvedimenti, tra i quali non ci sarebbero tagli, siano stati concordati con le Regioni.

Il ministro, inoltre, rilancia mettendo in rilievo gli aspetti positivi del provvedimento che, tra le altre cose, prevede l’assunzione di 241 specialisti presso l'Agenzia italiana del farmaco per velocizzare le procedure di approvazione dei nuovi medicinali.

Anche il Codacons, l’associazione dei consumatori, difende le misure approvate, in particolare la parte riguardante la prescrizione di esami inutili che spesso servono solo a tutelare il medico da eventuali responsabilità.

Nonostante le difese, il fronte dei medici appare, per il momento, sufficientemente compatto nel contestare le novità introdotte dal decreto legge, tanto da far ipotizzare che l’autunno caldo minacciato sia destinato a trasformarsi in realtà.