Anni roventi, i favolosi Settanta, nel corso dei quali le manifestazioni politiche non erano dominate solamente da ideologia e parole, ma anche e soprattutto da urla e da armi. L'unico schieramento ad essersi sempre distinto in questo clima di terrore è stato il Partito Radicale, la fazione politica più longeva del Belpaese, che ha sposato la nonviolenza del leader indiano Mahatma Gandhi.

L'antefatto

I Radicali, da sempre impegnati nelle più disparate battaglie libertarie, prima fra tutte il divorzio e l'aborto, da più di mezzo secolo hanno come priorità la legalizzazione della marijuana.

Correva il luglio del 1975, quando Marco Pannella, in uno dei suoi innumerevoli atti di disobbedienza civile, fumò una sigaretta di cannabis. Ennio Di Francesco, Commissario di Polizia, irruppe nella sede del Partito Radicale dove ne arrestò il leader. In seguito all'intervento delle forze dell'ordine, gli iscritti al partito istituirono un sit-in di protesta davanti alla Questura di Roma contro il trasferimento punitivo subito dal Commissario per aver espresso sostegno e piena solidarietà a Marco Pannella.

Il fatto

Sei giorni fa, a distanza di quarant'anni, il dieci luglio Ennio Di Francesco si è iscritto al Partito Radicale. Stando alle dichiarazioni rilasciate, questo gesto ha un grande significato, quello di ribattere ora come allora la forza delle proprie ragioni.

Il significato del gesto

La tessera del Partito Radicale, per il Commissario, significa sostenere, seppure in minima parte, non solo un uomo politico del calibro di Marco Pannella, ma anche e soprattutto tutti quei movimenti e quelle organizzazioni quotidianamente impegnate nella lotta a favore dei diritti civili.

Una curiosità

Di quella storica protesta, ancora oggi si conserva la foto di una ragazza con un cartellone che recita una frase molto incisiva: "Di Francesco colpevole di pensare".

Il commissario, però, in questo lungo lasso di tempo non ha mai avuto l'occasione di stringerle la mano, trasferito in un ufficio passaporti. Eccolo oggi, però, a lanciare simpaticamente un appello: chiunque la riconoscesse, sappia che lui vorrebbe ringraziarla.