La sinistra rispolvera l'arma del referendum, puntandola dritta verso Matteo Renzi. Questa è la sfida lanciata dai vari Civati, Fassina, Landini e Vendola, con l'obiettivo di far crollare, una ad una, le riforme fin qui portate a casa dal governo presieduto dall'ex sindaco di Firenze.

Tutte leggi di cui, naturalmente, il Presidente del Consiglio va fiero come il Jobs Act che ha fatto contente soprattutto le aziende e un po' meno i lavoratori, lo Sblocca Italia, l'Italicum e, per ultima ma non certamente meno importante, la 'Buona Scuola' contestatissima e odiatissima dal personale scolastico.

Sinistra contro Renzi tra crisi greca e pericoli di manovra finanziaria

Un altro colpo importante per la destabilizzazione di Matteo Renzi potrebbe essere rappresentato dalla crisi greca: ieri sono state smentite le indiscrezioni 'pericolose' riguardanti una possibile manovra finanziaria da venti miliardi in arrivo nel prossimo autunno, proprio per far fronte alla 'grana ellenica', ma è chiaro che Renzi si trovi in grandi difficoltà, questo l'hanno capito anche i muri. 

Il Presidente del Consiglio nasconde la sua preoccupazione con un evidente 'sorriso di plastica'. Anche la sua nuova 'rubrica' sul 'resuscitato' quotidiano 'Unità', dove Renzi risponde ai cittadini, sembra l'ennesimo tentativo di difesa dalle critiche e dal crollo di consensi nei sondaggi elettorali: 'La produzione industriale sale mentre scende la disoccupazione, tutto il resto è noia'.

Intanto, la riforma istituzionale del Senato è stata 'congelata' anche se il premier si affretta a dire che i numeri, lui, li aveva tranquillamente e che non temeva ulteriori tradimenti.

Referendum effetto 'Tsipras': la sinistra ha trovato l'arma per destabilizzare Renzi?

In tutto questo scenario, con la sinistra 'dissidente' pronta ad affilare i coltelli e ad usare i referendum per destabilizzare l'opera renziana, il Movimento Cinque Stelle studia con grande interesse la situazione, sghignazzando per la risalita nei consensi popolari dopo il crollo alle Europee 2014. 

L'effetto 'Tsipras' e l'enorme potere ridato in mano alla democrazia attraverso il referendum sull'Europa di domenica scorsa, potrebbe farsi sentire anche qui da noi: del resto, una delle principali accuse mosse nei confronti di Matteo Renzi è proprio quella di non essersi fatto eleggere dai cittadini italiani.