Il mese di luglio è ormai agli sgoccioli. Gli italiani si preparano ad andare in vacanza, ma prima non hanno mancato di esprimere le loro preferenze su partiti politici del nostro Paese. Gli istituti di rilevazione delle intenzioni di voto hanno lavorato intensamente nella prima parte di questa calda estate, riportando dati davvero interessanti che mostrano i cambiamenti che ci sono stati negli ultimi mesi nel panorama politico nazionale. Due sono gli argomenti principali che saltano subito all’occhio. Il primo riguarda la crisi del Partito Democratico, che dopo le elezioni regionali dello scorso maggio è colato a picco, mentre il secondo riguarda il Movimento 5 Stelle che in un trimestre ha praticamente dimezzato il divario, che ora si attesta a meno di dieci punti percentuali.

A seguire vedremo i Sondaggi politici di Piepoli ed Euromedia.

Sondaggio politico di Piepoli: M5S pressa il PD

Il pressing da parte di Beppe Grillo a Matteo Renzi prosegue senza sosta. Questo è ciò che evidenzia l’istituto Piepoli, per il quale il vantaggio del PD è inferiore ai dieci punti. Nonostante una lieve ripresa nell’ultima settimana, il dato del partito di Governo è ancora preoccupante. Infatti, l’ultima rilevazione di luglio le vede al 34% (+0,5%), mentre il M5S si attesta al 25%, facendo registrare la stessa percentuale di crescita a distanza di sette giorni. Di conseguenza perdono qualcosa Lega Nord e Forza Italia. Entrambi calano dello 0,5%, con il primo che si trova al 15,5%, mentre il secondo non se la passa certo bene visto il misero 10%.

E gli altri come vanno in questo periodo? Più o meno i dati sono costanti, con uno che sale una settimana e perde la settimana dopo e così via. Sel si attesta al 3,5%, mentre un po’ meglio va Fratelli d’Italia-AN (4%); riguardo a Ncd-Udc, invece, il dato parla del 2,5% delle intenzioni di voto. Gli Altri sono quotati al 4%, poi troviamo le liste minori del Csx all’1% e quelle del Cdx allo 0,5%.

Sondaggio elettorale di Euromedia: guadagna terreno Grillo

Secondo Euromedia, il gap tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle è ancora minore. Il primo si attesta al 32,3%, nonostante il +0,2% rispetto alla settimana precedente, mentre il secondo si trova al 24,4% e fa registrare un secco +1%. Il divario si è portato sotto gli otto punti percentuali e visti i trend, potrebbe verificarsi un aggancio in vetta.

Lega Nord recupera qualcosa (+0,5%) ed ora ha il 15,6% delle intenzioni di voto, mentre perde lo 0,5% Silvio Berlusconi, che ora si trova al 12,7%. Bene Giorgia Meloni con FdI-AN al 4,3% (+0,1%), mentre calano sia Sinistra Ecologia e Libertà che l’Area Popolare (Ncd-Udc). Nichi Vendola passa dal 3,7% al 3,3%, mentre Angelino Alfano scende dal 2,7% al 2,5%. I fuoriusciti dal Pd, invece, si vanno ad aggiungere agli altri del Csx, attestandosi al 3,9%, mentre gli Altri hanno l’1%.