Nonostante le premesse, in Uruguay lalegalizzazione della cannabis risente di molti problemi. Il piano avanzatoe firmato dal presidente Pepe Mujica lo scorso maggio, definito unodei più grandi liberalizzazioni della droga del Sud America stenta atrovare attuazione.

Nessuna traccia della vendita nellefarmacie, inizialmente prevista per novembre e che probabilmente nonvedrà la luce prima del prossimo Natale. Il governo sta vagliandoalcune società, per poi sceglierne cinque. Avranno il compito diprodurre dei concentrati di cannabis. Tra i ritardi, questo, èquello che meno preoccupa i consumatori.

“Non sono mai andato infarmacia per comprare il mio divertimento.” commenta un abitualeutilizzatore al Guardian.

Attualmente in Uruguay sono 420 i clubautorizzati alla vendita. Ogni cittadino può acquistare 10 grammi asettimana e attualmente sono solo sei gli impiegati che valutano iclub che si candadidano a diventare dei venditori. Pochi. L'organismoche se ne occupa IRCCA è stato istituito in vista delle elezioni esi dovrà attendere il prossimo anno perchè sia dotato di un budgetproprio. Non si tratta di un dato di poco conto. Visto che si trattadell'ente che raccoglie i nominativi dei consumatori abituali e cheautorizza l'acquisto.

Anche questo aspetto rimane abbastanzaindigesto ai consumatori.

Gli aspetti negativi prevalgono su quellipositivi: “è come essere schedati in compenso però se ti rubanoun piantina puoi andare dalla polizia a fare una denuncia” raccontaironicamente un'altro consumatore. Inoltre questa lista, cherappresenta il punto focale della riforma, per stessa ammissione delcapo del governo Tabaré Vazquez potrebbe esser utilizzata in futuroper una campagna di riabilitazione dalla droga.

In alcuni casi, inoltre, esser iscrittia questa particolare anagrafe non ha esentato da problemi. E' il casodi Marcos Berneda, che è stato detenuto per alcune ore dopo un blitzdelle forze dell'ordine e ha dovuto attendere alcune settimane perriavere le sue sei piantine. Il limite consentito. "Lo stato èveramente lento" ha ammesso Milton Romani, capo dell' IRCCA.

La riforma di Mujica, che halegalizzato il possesso e la coltivazione delle piante di Marijuana enon l'uso, che era legale del 1974, è stata ideata principalmenteper abbattere i cartelli della droga e per immettere sul mercatoqualità più elevata di cannabis. Si calcola che attualmente inUruguay ci siano più di 160 mila utilizzatori. E che per soddisfareil fabbisogno naturale occorrano 10 ettari di coltivazioni.