Il vulcanico imprenditore Donald Trump di muri se ne intende. Ha costruito la sua fortuna miliardaria mattone su mattone passando da un fallimento all’altro ma riuscendo sempre a rinascere dalle sue ceneri più ricco di prima. E ora che vola nei sondaggi quale candidato per i repubblicani nella corsa per la Casa Bianca, ha deciso di rivelare la sua formula per risolvere il problema dell’immigrazione clandestina: costruire un muro invalicabile al confine con il Messico.

E’ questo uno dei punti chiave del programma, pubblicato domenica sul suo sito, riguardante le politiche per l’immigrazione che intende portare avanti se diventerà Presidente degli Stati Uniti d’America.

Da imprenditore d'assalto qual è vuole che al contribuente americano il muro non costi un centesimo, a differenza di quello che sta costruendo il governo ungherese con i propri militari al confine con la Serbia e nel documento chiarisce come sarà possibile addossarne il costo al governo messicano. “Per molti anni i leader del Messico hanno approfittato degli Stati Uniti utilizzando l'immigrazione illegale per esportare il crimine e la povertà del loro paese” sostiene Trump. “E i costi per gli Stati Uniti sono stati enormi, nell’ordine di centinaia di miliardi di dollari, per spese sanitarie, spese di alloggio, i costi di formazione costi assistenziali e di giustizia. Nel frattempo il Messico continua a incassare miliardi grazie alle rimesse inviate dagli immigrati clandestini ( 22 miliardi di dollari nel solo 2013 )”, conclude Trump.

Il governo messicano è ritenuto da Trump il responsabile di questo problema, e deve quindi contribuire a risolverlo costruendo il muro a sue spese. Finché non lo farà, gli Stati Uniti metteranno in atto misure di ritorsione, tra cui il sequestro di tutte le rimesse derivanti da salari illegali, l’aumento delle tasse sui visti rilasciati ai messicani regolari e ai diplomatici e l’aumento delle tariffe doganali sulle importazioni dal Messico.

Fra gli altri punti del programma figurano l’abolizione del diritto di cittadinanza per i figli degli immigrati clandestini nati sul territorio americano, i rimpatrio di tutti i criminali stranieri nei paesi d’origine e l’obbligo per le aziende di assumere per primi i cittadini americani disoccupati.