Siamo giunti ad un nuovo appuntamento con i sondaggi politici elettorali. Dopo quanto visto con le intenzioni di voto rappresentate dal sito Scenari Politici, quest'oggi prenderemo in considerazione quelli riportati da BiDiMedia. Balza subito agli occhi la conferma del trend di quest'anno: il Partito Democratico continua a scendere nei sondaggi di questi ultimi mesi. Neanche le promesse del premier Renzi sul calo delle tasse ha fatto risalire il Partito più votato in Italia. Di contro, il Movimento 5 Stelle sempre più vicino al Pd.

Il Pd perde un punto percentualee si attesta al 33 percento

Qualche giorno fa, abbiamo pubblicato i dati riportati da Scenari Politici con il partito guidato dal premier Renzi al limite della soglia psicologica del 30 percento. Il sondaggio di DiBiMedia, invece, riporta il Pd al 33 percento, con una perdita dell'uno percento rispetto alla precedente rilevazione. Nel dettaglio, si evidenzia che il Movimento 5 Stelle si attesta al 25,5 percento con un +0,5 percento; anche la Lega Nord registra un aumento di mezzo punto percentuale, al 16 percento, mentre Forza Italia rimane stabile al 10 percento.

Cosa potrebbe accadere in caso di elezioni anticipate?

A questo punto, il calo dei consensi del Partito Democratico preoccupa non poco il Presidente del Consiglio, soprattutto in vista dei prossimi mesi, quando il governo dovrà prendere decisioni che potrebbero influire negativamente sull'elettorato italiano.

La legislatura fino al 2018 appare abbastanza complicata. Cosa potrebbe succedere, in caso di elezioni anticipate? Le alternative per il nuovo governo potrebbero essere tre: ancora Pd, M5S oppure una coalizione di centrodestra. Proprio quest'ultimo schieramento potrebbe vedere una nuova unione tra la Lega Nord di Salvini e il partito di Silvio Berlusconi. Gli esperti del settore prevedono, in caso di consultazione elettorale anticipata, l'avvento di un governo tecnico che vada a sostituire l'attuale esecutivo, in attesa delle consultazioni del 2018.