Importanti novità su amnistia e indulto nel disegno di legge di riforma costituzionale che porta la firma del ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi (Pd). Il ddl, che tra modifiche, polemiche, scontri anche tra Renzi e Grasso, riunioni che dovrebbero portare presto a un'intesa è all'esame di Palazzo Madama modifica il testo già varato in prima lettura alla Camera sulle leggi di clemenza generale con effetti retroattivi previsti per i detenuti dalla Costituzione italiana.

Riforme costituzionali, verso l'intesa al Senato tra scontri e polemiche

Tra i vari emendamenti sui cui si dovrebbe raggiungere un accordo dopo i vertici di oggi (22 settembre) che ancora continuano in tarda serata, anche se le norme principali riguardano la "questione Senato", ci sono le limature a diverse materie su diverse questioni che, diversamente da quanto inizialmente previsto, dovrebbero rimanere di competenza parlamentare e bicamerale, non più monocamerale. E' il caso per esempio dei provvedimenti per indulto e amnistia di cui si discute in particolare in questi giorni dopo il monito di Papa Francesco per il Giubileo Straordinario, ma anche delle leggi di natura etica, per le leggi elettorali, per norme a tutela dei diritti delle minoranze, sulle libertà religiose e anche per le dichiarazioni di guerra sarà necessario il doppio voto di entrambe le camere come previsto attualmente.

L'esame del ddl riforma al Senato è stato oggi rinviato per mancanza di numero legale, a chiedere la verifica al presidente di turno Linda Lanzillotta i parlamentari del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo. La seduta è stata rinviata a domani (23 settembre) a partire dalle ore 9.30.

Indulto e amnistia restano di competenza di entrambe le camere

Intanto, i quattro disegni di legge per le misure straordinarie di indulgenza per i detenuti, auspicate anche dal Pontefice in una lettera scritta in occasione dell'anno giubilare e misericordioso, restano all'esame della commissione Giustizia del Senato anche per questa settimana, ma non sono previste al momento significative novità sul fronte politico e parlamentare.

Nel frattempo, da altri stati in diverse situazioni e in particolari condizioni continuano a giungere le ultime notizie sull'amnistia e l'Indulto. Dopo Nigeria, Cuba, Ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Burkina Faso, anche in Sudan si parla di misure di clemenza per i crimini militari. Secondo quanto riferito dall'agenzia Suna-Sd, il presidente del Sudan Omar al Bashir ha firmato oggi (22 settembre) un decreto in base al quale è stata "concessa l'amnistia generale ai leader e ai membri dei gruppi armati che partecipano al Congresso per il dialogo nazionale".