Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è il leader politico più apprezzato dagli italiani col 62% di consensi: è questo il responso degli ultimi sondaggi politici elettorali aggiornati ad oggi 28 settembre, con la ricerca condotta dall’istituto Ixè a stagliarsi sulle altre. PD e M5S risultano in ascesa seppur con ritmi diversificati (+0,5% per il partito di Renzi, +1,1% per i pentasetellati), segno evidente di come al momento le acque siano piuttosto quiete. A sorprendere per converso è la forbice di consensi attribuita ai due primi partiti del paese, PD e M5S, con il primo in particolare a registrare oscillazioni più che significative.

Andando a sondare le rilevazioni compiute da 6 istituti, si scopre infatti che il PD veleggia tra il 36 al 31%, un dato significativo che sembra emettere più di un verdetto. Una possibile chiave di lettura potrebbe risiedere nel campione intervistato dai vari istituti di ricerca: più l’elettorato è giovane meno sembra propenso ad appoggiare Renzi, stesso discorso per chi è solito informarsi tramite la Rete Internet piuttosto che ricorrendo a tv o giornali. Il M5S rimane dunque la terra del Web e dei più giovani, che nell’anti politica veicolata da Grillo sembrano aver trovato la giusta dimensione. A conferma di ciò la maggiore stabilità dei dati affiancati al M5S, che oscilla tra il 24 e il 26%.

Novità ultimi sondaggi politici elettorali oggi 28 settembre: Renzi vs Grillo, sale la fiducia nel governo

Andando a scorrere gli ultimi sondaggi politici elettorali aggiornati ad oggi 28 settembre sorprende e non poco l’impennata di consensi accordata al governo Renzi, saliti dal 26 al 28% in soli sette giorni. Ixè stima il PD al 34,7% mentre il M5S viene dato al 24,2%, trend che gli consente di consolidarsi al secondo posto solitario in classifica complice anche il periodo non fortunato della Lega Nord che continua a perdere consensi.

Tra i leader politici più apprezzati troviamo Mattarella, mentre tra i personaggi più noti è Papa Francesco ad ottenere il maggior numero di consensi: il Pontefice sfiora l’86% di ‘si’ proprio nella settimana in cui si recherà a Cuba e negli USA. Appare al momento complesso rintracciare le motivazioni della risalita di Renzi, costantemente al centro delle critiche e bersaglio di numerose polemiche.

La riforma della previdenza e quella della scuola pesano come un macigno sul meno 10% che il Partito Democratico si trascina dall’Europee ma anche su argomenti più di ‘nicchia’ sembra che il premier stia fallendo. Pensiamo all’imponente riforma del regime agevolato per le Partite Iva che la prossima Legge di Stabilità si candida a riscrivere per la seconda volta in due anni. Eppure, nonostante un complesso di cose più che contraddittorio, gli italiani sembrano aver stretto una tregua momentanea col Premier: alternative di governo vere al momento non se ne vedono, il tutto prendendo sempre come punto di riferimento un M5S fuori dai consueti schemi della leadership. Continuare così al momento appare dunque come l’unica via nella speranza che Renzi faccia comunque un’inversione ad U prendendo strade diverse da quelle sinora solcate.