In queste ultime ore, è stato diffuso in rete un nuovo sondaggioche lascia tutti perplessi. La nota azienda SWG mette in risalto un dato che va in controtendenza con quanto è stato divulgato negli ultimi mesi. Mentre Scenari Politici ed Euromedia, nei giorni scorsi, avevano confermato un netto calo del Pd è una forte crescita per il M5S, SWG evidenzia, nel suo ultimo sondaggio, un calo anche per il movimento guidato da Beppe Grillo.

Il sondaggio SWG evidenzia 10 punti di distacco tra Pd e M5S

La differenza tra il M5S è il Partito Democratico, nell'ultima rilevazione effettuata da SWG, è di circa 10 punti percentuale, un dato molto differente da quanto è stato riportato dalle altre società che effettuano sondaggi.

Anche Forza Italia, in calo negli ultimi mesi, risulta essere, addirittura, in salita, dal 12 percento di luglio, al 12,6 percento dell'indagine SWG. Un dato anomalo e in controtendenza, considerato quanto evidenziato negli ultimi tempi. Ricordiamo che il partito di Silvio Berlusconi, in caso di elezioni, dovrebbe attestarsi al 10 percento, come quarta forza alle spalle della Lega Nord di Matteo Salvini.

Un allontanamento di Ncd dal Pd gioverebbe al partito di Matteo Renzi

Intanto, le intenzioni dichiarate daDenis Verdini a favore del premier Matteo Renzi, potrebbero cambiare la politica del prossimo futuro. Grazie all'appoggio di una parte di Forza Italia, capeggiata appunto da Verdini, il presidente del Consiglio potrebbe decidere di allontanarsi definitivamente dal partito del Nuovo Centro Destra (Ncd) che, dagli ultimi sondaggi effettuati, farebbe perdere consensi al Partito Democratico.

Infatti, un'eventuale distacco tra i due partiti gioverebbe, certamente, al partito più votato d'Italia alle scorse elezioni politiche.

Se Renzi e Verdini riuscissero ad acquisire una decina di senatori in più, ci potrebbe essere l'ipotesi di un rimpasto di governo con l'allontanamento delle elezioni anticipate. Questa ipotesi, in realtà, non conviene a nessuno, dato che i parlamentari attualmente in carica, rischierebbero di non essere più eletti e, l'eventuale caduta del governo Renzi, probabilmente, aprirebbe la strada alla composizione di un governo tecnico, in attesa della fine naturale della legislatura (2018).