Alessandro Di Battista, uno degli esponenti di spicco del Movimento 5 Stelle, ha commentato, in una intervista rilasciata al quotidiano 'Il Tempo', quanto accaduto in queste ore al Comune di Roma, con le dimissioni di Marino, il primo cittadino, travolto dalle accuse di avere commesso abusi nell'uso della carta di credito del Comune di Roma, usata, secondo le accuse, per fini personali.

'È il caso di dire - esordisce Di Battista - che chi di scontrini ferisce, di scontrini perisce'. Il parlamentare del M5S, fa riferimento alle polemiche innescate dal PD ad inizio legislatura, sugli scontrini rendicontati dal M5S, per evitare sperperi e abusi di denaro pubblico.

'I nostri rendiconti hanno fruttato 14 milioni per le imprese italiane, e adesso Marino cade proprio per gli scontrini, siamo al contrappasso dantesco'.

Di Battista non ha dubbi sul vero responsabile della disastrosa amministrazione del Comune di Roma: 'Il vero responsabile di tutto è Renzi, che ha tenuto la capitale sotto ostaggio. Si doveva andare alle elezioni anticipate dopo l'inchiesta su Mafia Capitale, invece ha preferito proseguire con Marino per impedire che il M5S conquistasse il Comune di Roma. Adesso vogliono scaricare Marino, in modo ipocrita'.

Secondo Alessandro Di Battista, il modo con il quale il sindaco Marino ha sperperato denaro pubblico, dà proprio la dimensione di quanto sia 'arrogante' il potere.

'Dalla vicenda - prosegue Di Battista nell'intervista - emerge il fatto che Marino è una persona onesta, ma è un pesce piccolo utilizzato da Renzi per propri fini elettorali'.

Di Battista ribadisce che non si candiderà a sindaco della capitale

Il M5S è dato in testa nei sondaggi per l'eventuale elezione del futuro sindaco di Roma, ed è proprio questo il motivo, secondo Di Battista, per il quale Renzi non ha chiesto prima le dimissioni di Marino: 'Renzi non vuole che governiamo per evitare che il M5S vada al potere e scopra le carte del passato sia dei governi di sinistra che della amministrazione Alemanno.

Noi non guardiamo i sondaggi, siamo sicuri che la gente romana sta con noi. Siamo impegnati a stilare un programma di rilancio, Io non mi candiderò a sindaco, saranno i cittadini a scegliere chi sarà il nostro candidato'.