In questi giorni si sta facendo largo, in Parlamento, un Disegno di Legge che potrebbe cambiare per sempre il nostro modo di vedere l'Italia. Grazie alla proposta dei deputati del Partito Democratico, Morassut e Ranucci, infatti, il nostro Paese passerebbe dalle attuali 20 ad appena 12 regioni, con alcuni accorpamenti che potrebbero far nascere numerose polemiche a livello locale. Il tutto, ovviamente, è nato dal fatto che in questi anni numerosi enti regionali e provinciali hanno sperperato un'ingente quantità di soldi pubblici: recenti sono gli esempi della Regione Calabria o di quella campana, con numerosi indagati per corruzione e per Mafia.

Troppo spesso, infatti, il Governo è dovuto intervenire per mettere commissari a quelle regioni che non hanno saputo gestire i soldi pubblici per migliorare la qualità della vita dei propri cittadini e grazie a questo accorpamento scompariranno 8 regioni, lasciandone 12 a gestire per il meglio una spesa che stava diventando a dir poco insostenibile per l'intero Paese.

Come cambierà la faccia dell'Italia

Un po' a sorpresa, nessuno in Parlamento sembra essere contrario ad un'iniziativa che cambierebbe radicalmente il modo di vedere i confini di ciascuna regione italiana. Partendo dal Nord, la Lombardia rimarrà quella che è e si chiamerà Regione Lombardia, mentre la nuova Regione Alpina comprenderà Valle d'Aosta, Piemonte e Liguria.

Dall'altra parte, invece, il Veneto verrà accorpato al Friuli e al Trentino per diventare quella che un giorno potrebbe chiamarsi Regione Triveneto (e chissà come la prenderanno gli indipendentisti padani). Scendendo verso il Centro, poi, troveremmo l'Emilia Romagna, che rimarrà pressappoco la stessa ad eccezione dell'accorpamento di Pesaro e Urbino.

La Regione Appenninica comprenderà Toscana ed Umbria, mentre quella Adriatica vedrà unirsi Marche, Abruzzo e parte del Molise. L'altra metà verrà unita alla Puglia nella Regione del Levante, mentre la Calabria e metà della Basilicata faranno parte di quella di Ponente. Parte del Lazio verrà accorpata alla Campania nella Regione Tirrenica, mentre Sardegna e Sicilia resteranno intatte. Roma, per chiudere, farà Regione a sé e ingloberà solo la sua provincia.