Roma è rimasta con il suo Re nudo e il quotidiano "Repubblica" ha reso noto il retroscena delle dimissioni del sindaco "marziano" e la presunta minaccia di rivelare alla stampa e ai mass media il contenuto della sua agenda arancione, dove ha scritto ogni nome, cognome, e email di richiesta di favori e raccomandazioni da parte di assessori e di esponenti di Mafia Capitale. Insomma,Marino avrebbe dichiarato di essere pronto a vendere a caro prezzo la pelle e di iniziare la settimana prossima un tour televisivo: “Se io affondo li porto tutti giù con me”.

Marino: Mostro o vittima della corruzione?

Immediata è arrivata la smentita del sindaco dimissionario della Capitale, il quale ha negato ogni proposito di vendetta e ritorsioni verso il Pd. Tuttavia, secondo le indiscrezioni del quotidiano, la portavoce Alessandra Cattoi, il braccio destro diMarino, avrebbe rivelato che il medico si sentirebbe tradito, umiliato, e offeso dal Pd di Renzi e da Sel, e isolato nella sua roccaforte al Campidoglio, avrebbe scelto di cedere al pressing infuocato delle "ingiuste" dimissioni, piuttosto che essere sfiduciato.

Per la portavoce,Marino si sentirebbe pugnalato a tradimento dal suo stesso partito e dal premier Renzi, accusato dall’ex sindaco di non aver saputo apprezzare i cambiamenti epocali che ha portato a Roma, come la riapertura di gare e servizi e lo stop al business esclusivo dell’immobiliare Romeo che ha guadagnato dal Comune di Roma 100 milioni.

Ad ogni modo, tra polemiche e retroscena politici delle dimissioni, l’ex sindaco ha rivelato di non aver ricevuto nessuna comunicazione diretta dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, mentre la metà della sua giunta capitolina piangeva. Inoltre, il renziano Marino ha precisato che è stato rottamato per non aver ceduto ai poteri forti con la sua onestà e integrità, e ha affermato che sarebbero stati pronti anche a mettergli la cocaina in tasca pur di eliminarlo.

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