Arriverà il nuovo appello di Papa Francesco per amnistia e indulto? Si troverà la necessaria maggioranza parlamentare che finora non si è trovata sui provvedimenti di clemenza? Sarà aperto simbolicamente il 29 novembre, nella cattedrale di Bangui in Centrafrica, il Giubileo Straordinario della Misericordia. Ma la data ufficiale d'inizio è l'8 dicembre prossimo al Vaticano con l'apertura ai fedeli della Porta Santa della basilica di San Pietro nel giorno solenne dell'Immacolata Concezione. La chiusura del Giubileo è invece prevista per il 20 novembre 2016, con la chiusura della Porta Santa nella solennità di Cristo Re dell'Universo.

Fitto il programma degli eventi collegati al Giubileo, compresi quelli dedicati alle persone detenute.

Giubileo Straordinario: nuovo appello del Pontefice per indulto e amnistia

Il Giubileo di Papa Francesco è anche "l'anno santo dei carcerati". Per volere del Pontefice diversi carcerati avranno la possibilità di avere il loro perdono giubilare in Vaticano. Lo ha spiegato già nei mesi scorsi monsignor Rino Fisichella, il coordinatore dell'evento per il Vaticano, al quale il Santo Padre ha già scritto una lettera aperta in cui ha auspicato provvedimenti di indulgenza per i detenuti come amnistia e indulto. Provvedimenti straordinari di clemenza generale adi efficacia retroattiva che il Papa, secondo quanto anticipato sempre dallo stesso monsignor Fisichella, potrebbe chiedere ancora una volta in occasione dell'apertura del Giubileo straordinario e misericordioso.

Forse il Pontefice lancerà un appello dal Centrafrica, o probabilmente attender l'apertura ufficiale dell'8 dicembre, quando in piazza San Pietro dovrebbero esserci diversi detenuti. Monsignor Rino Fisichella aveva spiegato che "è desiderio del Papa" che l'evento del Giubileo possa essere vissuto dai detenuti non solo all'interno degli istituti penitenziari ma, con una rappresentanza simbolica, anche in piazza San Pietro.

Ancora non è chiaro se questo sarà possibile, ma resta forte il desiderio di Bergoglio di "potere avere una rappresentanza di detenuti in San Pietro - ha spiegato il prelato - per dare loro una parola di speranza".

L'impegno di Papa Francesco per i diritti dei detenuti e contro la pena di morte

Papa Francesco ha affrontato a più riprese, nel corso del suo pontificato, le questioni della giustizia e delle carceri.

Oltre ad aver visitato diversi istituti penitenziari incontrando i detenuti, il Pontefice ha fatto sentire la sua voce contro la drammatica questione di sovraffollamento nelle carceri e ne parlò anche con l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che in un messaggio alle Camera chiese l'approvazione di indulto e amnistia, e con il leader dei radicali Marco Pannella, a cui telefono durante un suo sciopero della fame finalizzato a sollecitare misure d'indulgenza. Ma Bergoglio ha fatto sentire forte la sua voce anche contro la pena di morte e l'ergastolo, contro la carcerazione preventive e l'irragionevole durata dei processi. Adesso si attende il nuovo possibile nuovo appello solenne per amnistia e indulto per il Giubileo Straordinario della Misericordia.

Sarà poi il Parlamento a dover fare le proprie valutazioni. A giudicare dalla lentezza dell'esame in commissione Giustizia al Senato dei quattro ddl - questa settimana eliminati ancora una volta dal calendario dei lavori - non sembra assolutamente esserci, almeno per il momento, l'ampia maggioranza parlamentare necessaria ad approvare leggi di indulto e amnistia.