Una preghiera per le persone detenute, per le quali ha già chiesto una riflessione ai governi su amnistia e indulto. Un pensiero a chi è senza lavoro, affinché la politica trovi le soluzioni per dar loro la speranza. Un appello contro le guerre nel mondo, dall'Africa al Medio Oriente passando per l'Ucraina. Sono alcune delle questioni affrontate da Papa Francesco oggi nel suo Messaggio di Natale. "Solo la Misericordia di Dio - ha detto il Pontefice prima della benedizione Urbi et Orbi - può liberare l'umanità da tante forme di male, a volte mostruose - ha sottolineato - che l'egoismo genera in essa".

Lavoro, carceri, povertà nelle preghiere di Natale di Papa Francesco

Il Santo Padre invita alla "conversione" nell'anno del Giubileo Straordinario della Misericordia. "La grazia di Dio - ha detto Bergoglio - può convertire i cuori e aprire vie di uscita da situazioni - ha aggiunto - umanamente insolubili". Un passaggio del suo discorso dedicato ai detenuti per i quali ha già auspicato, anche nel messaggio scritto in occasione della Giornata mondiale della pace, l'approvazione di amnistia o indulto. "Il Signore - ha affermato Papa Francesco - doni particolarmente ai carcerati di sperimentare il suo amore misericordioso che sana le ferite - ha evidenziato - e vince il male". Stavolta, sulle carceri, la preghiera al Signore piuttosto che l'appello alla politica rimasta indifferente rispetto agli appelli del Pontefice per l'indulto o l'amnistia.

Un richiamo alle responsabilità della politica formulato dal Pontefice per quanto riguarda il lavoro. "In questo giorno di festa, il Signore - ha detto - ridoni speranza a quanti non hanno lavoro e sono tanti. E sostenga l'impegno di quanti - è la preghiera del Pontefice - hanno responsabilità pubbliche in campo politico ed economico, affinché si adoperino per perseguire - ha sottolineato - il bene comune e a tutelare la dignità di ogni vita umana".

Bergoglio per Natale: solo la misericordia di Dio vince odio e guerre

Diversi i temi affrontati, dall'immigrazione al terrorismo, dalla violenza sulle donne ai bimbi soldato e alla povertà, dalla persecuzione dei cristiani all'appello, centrale nel suo ragionamento, contro e guerre per la pace nel mondo. "L'attenzione della Comunità internazionale - ha detto il Santo Padre - sia unanimemente rivolta a far cessare le atrocità".

Il Papa ha citato i teatri di guerra in Siria, Ucraina, Colombia, Iraq, Yemen e nell'Africa subsahariana, poi ha fatto alle stragi terroristiche a Parigi, a Tunisi, in Egitto, a Beirut, Bamako e ha affrontato la questione isrealo-palestinese. "Solo la misericordia di Dio - ha affermato Bergoglio - vince odio e guerre. E' il Natale dell'Anno Giubilare - ha detto ai fedeli - che ci chiede di essere misericordiosi con i nostri fratelli. Così - ha sottolineato - faremo crescere la pace".