Nuove carceri, certezza della pena, no amnistia o indulto: lo ha ripetuto oggi (2 dicembre) il leader della Lega Nord Matteo Salvini indicando al Governo Renzi le misure da "fare adesso" anche contro il terrorismo Isis. Il "manifesto" leghista su giustizia e carceri è sintetizzato oggi in un video postato su Facebook dal segretario ed europarlamentare de Carroccio. "Le carceri italiane, da Nord a Sud - ha detto Salvini nel video postato sul social network - sono diventate un luogo dove si coltiva il terrorismo. Luogo dove i 52mila detenuti in gran parte stranieri - ha sottolineato - potrebbero portare a conseguenze imprevedibili".

Terrorismo, Salvini: carceri bombe a orologeria, espatriare detenuti stranieri

Secondo il leader leghista "occorrono più agenti, più risorse e strutture. Ma soprattutto - ha evidenziato Salvini nel video su Facebook - ripristiniamo la certezza della pena". Oltre a una maggiore certezza della pena carceraria il segretario della Lega chiede che i detenuti stranieri scontino la pena nei loro paesi d'origine contribuendo così a ridurre la situazione di sovraffollamento carceri in Italia. Il Governo Renzi ha già fatto diversi accordi, ma ancora è lunga su questo fronte la strada da fare. "Mandiamo a scontare in galera a casa loro - ha detto Salvini sollecitando all'esecutivo interventi in tal senso - le migliaia di delinquenti stranieri che manteniamo nelle nostre carceri.

Facciamolo subito - ha sottolineato nel video girato a Piazza Montecitorio - prima che sia troppo tardi".

Indulto e amnistia, Lega pronta a dare battaglia contro i ddl per la clemenza

Salvini attacca a muso duro il governo. "Lo dico a Renzi e Alfano: che fine hanno fatto i 400milioni di euro per costruire nuove carceri? Dov'è la sicurezza?".

I governi sostenuti dalla sinistra hanno fatto uscire 20.000 delinquenti con gli indulti in questi ultimi anni, ora basta". Gli "indulti" a cui si riferisce il leader leghista sono gli sconti di pena del 10% previsti dal decreto legge svuotacarceri Renzi/Orlando, ma anche la nuova legge sulle pene alternative alla detenzione carceraria e il decreto legislativo sulla depenalizzazione dei reati cosiddetti minori.

Non un vero e proprio indulto, dunque, come quello previsto da uno dei quattro ddl in discussione, insieme alle proposte per l'amnistia, in commissione Giustizia al Senato della Repubblica dove però l'esame, al momento, risulta accantonato. Forse se ne riparlerà con l'anno nuovo? La Lega di Salvini, anche su questo fronte, è certamente pronta a dare battaglia.