Siamo all’inizio di dicembre ed eccoci qui con nuovi Sondaggi politici che vanno a sottolineare la situazione che c’è in Italia. Nei giorni scorsi abbiamo potuto scoprire ciò che ha rilevato l’istituto SWG, secondo cui il Movimento 5 Stelle aveva perso un po’ di terreno nei confronti del Partito Democratico (23,8% vs 33,6%). A quanto pare non è così per l’istituto EMG, che mostra un andamento completamente diverso. La rilevazione effettuata il 30 novembre 2015 mostra un’ulteriore crescita di Beppe Grillo, che avvicina Matteo Renzi in vetta. Probabilmente, entro la fine dell’anno si auspicano i grillini, potrebbe esserci l’aggancio o addirittura un sorpasso.

Ciò è già avvenuto nell’ipotetico ballottaggio alla Camera, dove le ultime intenzioni di voto dei cittadini mostrano un deciso vantaggio dei pentastellati sul partito di Governo. Di seguito andremo a scoprire cosa è accaduto rispetto alla settimana precedente, anche per quanto concerne gli altri partiti italiani.

EMG: PD in calo, M5S a quasi 2 punti di distacco

L’ultimo sondaggio elettorale effettuato da EMG per il TG La7 evidenzia un avvicinamento del movimento di Grillo ai danni del partito di Renzi. Il primo sale dal 27,6% al 27,9% (+0,3%), mentre il secondo scende dal 30,5% al 30,3% (-0,2%). Qualora dovessero sfidarsi al ballottaggio questi due, la situazione sarebbe decisamente diversa, con il M5S al 52,4% ed il Pd al 47,6%.

Rispetto a sette giorni fa c’è un incremento dello 0,2% del primo, che ha allargato il divario. Tornando ai singoli partiti, si registra una ripresa di Lega Nord, che si attesta al 15,9% (+0,6%), mentre Forza Italia è in lieve flessione (-0,1%) ed ora si trova al 12%. Il trend registrato qualche giorno prima da SWG era l’opposto, con Silvio Berlusconi in crescita al 12,4% (+1,6%) e Matteo Salvini in discesa al 16% (-0,4%).

Abbiamo poi Fratelli d’Italia con AN al 4,8% (-0,1%) e Nuovo Centrodestra con UDC al 2,5% (-0,4%); infine, Sinistra Italiana è stabile al 3,5%. Gli altri partiti chiudono con il 3,1% (-0,1%).

Centrodestra vicino al centrosinistra, gap quasi azzerato

Insomma, se alle spalle dei due pretendenti al ‘potere’ c’è un costante saliscendi da ormai parecchi mesi, il trend che riguarda i primi della classe è differente.

Infatti, abbiamo il M5S che da un semestre ormai rosicchia un mattoncino alla volta al rivale, con il PD che non è più così stabile come alla primavera scorsa, quando aveva un ampio vantaggio su tutti gli altri, da potergli garantire sonni tranquilli. Purtroppo oggi non è più così e l’ipotesi di un testa a testa serrato si è concretizzato. Prima di lasciarvi, chiudiamo con il dato che concerne il Cdx e il Csx, con l’uno che si attesta al 32,7% e l’altro invece al 33,8%; fra i due ci sono appena 1,7 punti percentuale, a dimostrazione che il centrosinistra sta perdendo consensi fra i cittadini che nel corso delle settimane vengono interpellati.