Come il leader dei radicali Marco Pannella anche il senatore Luigi Compagna, componente della commissione Giustizia di Palazzo Madama e autore di uno dei quattro disegni di legge per la concessione di indulto e amnistia, critica duramente il discorso di fine anno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che non ha affrontato minimamente le questione legate alla giustizia, a partire dalla lentezza dei processi fino al sovraffollamento carceri passando per l'ergastolo ostativo e l'abuso della carcerazione preventiva.

Giustizia, il senatore Compagna critica il messaggio di fine d'anno di Mattarella

"Mi ha sorpreso e mi ha sorpreso negativamente", ha detto il senatore Luigi Compagna, di Area popolare (Ncd-Udc) criticando il fatto che il Capo dello Stato non ha fatto accenno ai problemi della giustizia e dello stato di diritto in Italia e a livello internazionale. "Nel senso che il diritto, ormai riconosciuto al capo dello Stato di introdursi nelle case degli italiani la sera dell'ultimo dell'anno, implica anche la buona creanza - ha aggiunto il parlamentare di Ap - di rivolgere un pensiero ai detenuti, agli ammalati e via dicendo". Invece, nelle parole di Mattarella nel discorso di fine 2016 nulla di tutto questo.

"Ho quella sensazione che, con un attento slalom, il presidente Mattarella - ha detto il senatore Compagna ai microfoni di Radio Radicale - abbia evitato ogni riferimento al malessere della giustizia italiana, per usare un eufemismo e per essere buoni e buonisti all'inizio dell'anno. Però da questo punto di vista - ha aggiunto - il messaggio di Mattarella mi è sembrato molto, molto, in cerca di conformismo, di appiattimento sull'opinione dominante".

Amnistia e indulto: 'Papa Francesco sulla giustizia ha dato veramente il meglio'

Nel suo messaggio agli italiani il Capo dello Stato ha rivolto gli auguri di buon anno a Papa Francesco che però sulla questione carceri e giustizia si è mosso completamente in direzione opposta a quella di Mattarella, così come d'altronde anche l'ex inquilino del Quirinale Giorgio Napolitano.

"Direi che la materia, per usare un termine accademico, di diritto e procedura penale - ha affermato il senatore Luigi Compagna - è quella nella quale Papa Francesco, nelle sue esternazioni, ha dato veramente il meglio". In effetti, tra Papa Francesco e i radicali si registra sempre più convergenza, a partire dalla telefonata del Pontefice a Marco Pannella durante un suo sciopero della fame per amnistia e indulto. "Era stata altrettanto significativa - ha ricordato il parlamentare di Area popolare - la convergenza con Papa Wojtyla". Come si ricorderà, l'ultimo provvedimento di indulto, quello del 2006, nacque su spinta iniziale, prima al Giubileo del 2000 e poi nell'intervento in Parlamento del 2002, del papa polacco.

"In fondo, tutto il discorso che Pannella continua a fare insieme ai radicali sulla priorità della questione giustizia - ha detto il senatore Compagna - è proprio un discorso che risale al tempo di Papa Giovanni Paolo II".