Le riforme costituzionali, approvate della Camera dei Deputati, sono fondamentali per il futuro del nostro Paese. Il testo Boschi passerà ora in Senato per l'approvazione definitiva e in ottobre sarà sottoposto a referendum popolare.

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha convintamente dichiarato che, se le riforme dovessero essere dal referendum popolareprevisto per il prossimo ottobre, considererà concluso il suo impegno politico.

La strada delle riforme è stata molto tortuosa, in prima battuta erano state approvate da una maggioranza qualificata composta dal Partito Democratico e da Forza Italia, in seguito, dopo l'elezione del Presidente della Repubblica Mattarella e i conseguenti dissapori tra i due partiti, sono andate avanti con maggioranze sempre diverse, ma sono sempre "passate" al vaglio Parlamentare.

Cosa riguarderà la riforma costituzionale

La riforma completa e modifica la riforma del Titolo V della Costituzione che nel 2011 ha introdotto nel nostro Paese il Federalismo. Ecco come cambieranno le cose:

La Camera dei Deputati - sarà l'unica a votare la fiducia al governo e ad approvare le leggi, i deputati saranno 630 come oggi e saranno eletti a suffragio universale

Il Senato della Repubblica -sarà composto da 95 membri eletti dai Consigli Regionali a cui si aggiungeranno i 5 senatori nominati dal Capo dello Stato, avrà competenza piena solo su riforme e leggi costituzionali.

Legittimazione popolare - saranno i cittadini al momento di eleggere i consiglieri regionali, ad indicare quali consiglieri saranno anche senatori.

Federalismo -tra le competenze dello Stato sono da annoverare l'energia, le infrastrutture strategiche e la protezione civile. La Camera potrà approvare leggi anche nel campi di competenza regionale se riguardano l'interesse nazionale.

Ddl del governo - vengono introdotti limiti temporali e di contenuto nei decreti legge governativi.

Presidente della Repubblica- verrà eletto dai deputati e dai senatori con maggioranza qualificata, ma solo dal settimo scrutinio (oggi dal quarto) sarà necessaria la maggioranza semplice.

Giudici della Corte Costituzionale - dei 15 giudici costituzionali, tre saranno eletti dalla Camera e 2 dal Senato.

Referendum- introdotto un minor quorum per i referendum per i quali sono state raccolte 800mila firme, basterà la metà degli elettori delle ultime elezioni

Leggi di iniziativa popolare - passano a 150.000 le firme necessarie per presentare un Ddl di iniziativa popolare

Legge elettorale - introdotto il ricorso preventivo sulla legge elettorale alla Corte Costituzionale

Provincia e Cnel - vengono entrambi cancellati dalla Costituzione

Sarà una buona riforma? I dubbi delle opposizioni sul testo in procinto di arrivare in Senato, sono molteplici, si espliciteranno in occasione della campagna referendaria, quando la parola passerà agli italiani.