Il divario aumenta. I Sondaggi politici dell'istituto Ixè rivelano che il M5S e il Pd siano distanti 8 punti percentuali. In questa settimana la forbice è aumentata di oltre un punto percentuale complice il nuovo calo del Movimento 5 Stelle. Prosegue dunque il trend negativo dei pentastellati, che sono stati letteralmente travolti, almeno questa è la fotografia della maggioranza dei sondaggi, dal caso Quarto. Respira invece il Partito democratico, tornato a crescere dopo una seconda parte del 2015 negativa sotto molti aspetti.

Movimento 5 Stelle in crisi?

Si può parlare di crisi? Dall'esame degli ultimi sondaggi politici la parola crisi può essere accostata al M5S, ma occorre fare una precisazione importante. Se i 5 Stelle sapranno fare di Quarto una loro personale vittoria, ribaltando in questo modo la tesi dei democratici, non soltanto il 'rimbalzo' in avanti sarebbe impetuoso, ma ciò porterebbe anche al crollo contemporaneo del Partito democratico. Anche per questo motivo c'è chi ancora crede che il Movimento di Beppe Grillo possa ancora giocarsi tante frecce del suo arco, con le quali poter trafiggere definitivamente il partito di maggioranza e l'attuale premier Renzi. Era il 13 novembre scorso, e il Movimento 5 Stelle saliva al 28 percento, a 6 punti di distanza dal Pd.

Sono trascorsi 2 mesi, e i punti di distanza sono diventati 8, con i grillini che sono scivolati al 25,2 percento, perdendo dunque quasi 3 punti percentuali in poco più di 60 giorni.

La risalita del Partito democratico

Nuova settimana favorevole al Pd, che sembra poter prendere il largo in questo primo mese del nuovo anno. Come dicevamo in apertura, la forbice rispetto al Movimento 5 Stelle si è allargata fino a raggiungere quota 8 punti.

In settimana il Partito democratico ha fatto registrare un rialzo dello 0,4 percento, portandosi così al 33,5 percento. Sottolineiamo che altri sondaggi danno sì in crescita il partito di cui Renzi è segretario ma con una stima finale leggermente inferiore. Nei prossimi giorni intanto il governo dovrà affrontare la 'tempesta' che si scatenerà all'arrivo in Senato del ddl Cirinnà sulle unioni civili.

Ieri il primo ministro italiano ha affermato che qualora non si trovi un equilibrio all'interno della maggioranza sul provvedimento, 'bisognerà andare a votare in Parlamento a scrutinio libero con voto di coscienza'. Renzi ha inoltre aggiunto che i ministri del suo governo 'sono liberi di andare a tutte le manifestazioni che vogliono'.

Lega Nord e Forza Italia in recupero

Nuovo rialzo per Lega Nord e Forza Italia, che nel giro di una settimana recuperano rispettivamente lo 0,6 percento e mezzo punto percentuale. I nuovi valori delle due forze politiche del Centrodestra sono adesso 14,1% e 11,2%. Non segue il trend positivo degli alleati il partito di Giorgia Meloni, con Fratelli d'Italia che registra un calo dello 0,3 percento, tornando al valore di 4 punti percentuali.

Negli ultimi giorni il leader del Carroccio Salvini si è reso protagonista di altre dichiarazioni al veleno contro l'ex ministro del lavoro Elsa Fornero per quanto riguarda il tema delle pensioni, dichiarando che la Fornero dovrebbe essere lasciata a pane e acqua. Contro Salvini è intervenuto, ma non per difendere la legge Fornero, Di Battista (M5S), che ha ricordato all'esponente del Centrodestra di essere alleato con chi la riforma pensioni della Fornero l'ha votata, ovvero Berlusconi e la Meloni.