Il mese di gennaio è ormai agli sgoccioli e si conclude anche un’altra settimana. Gli istituti di ricerca hanno pubblicato in questi giorni diversi sondaggi elettorali, molti dei quali hanno evidenziato un brusco calo del Movimento 5 Stelle. Le intenzioni di voto dei cittadini mostrano anche una ripresa per l’area di centrodestra, mentre il Partito Democratico non sembra aver approfittato di quanto sta accadendo al suo imminente inseguitore. È dall’inizio dell’anno che i grillini stanno perdendo consenso, dopo che erano riusciti quasi ad agganciare la vetta a fine dicembre.

Bisognerà capire se si tratta solamente di una ‘nuvola di passaggio’ o se il declino non si arresterà. In attesa di capire come si evolverà la situazione nelle settimane che verranno, diamo un’occhiata ai dati pubblicati da Piepoli per l’Ansa.it.

Piepoli: sale Forza Italia, mentre Beppe Grillo è in caduta

L’istituto italiano, come già accennato, mostra un calo da parte del M5S pari allo 0,5% rispetto alla volta scorsa; il dato è ora sceso al 27,5% e potrebbe ancora ridursi se non ci sarà una scossa da parte dei grillini. L’ultimo sondaggi politico vede in ripresa Forza Italia, che incrementa il proprio valore dello 0,5%, portandosi al 10%. Torna così il sorriso a Silvio Berlusconi, che era sceso al di sotto della doppia cifra e sembrava essere particolarmente in crisi.

Per quanto concerne gli altri partiti, non vi sono variazioni in confronto alle rilevazioni fatte in precedenza. Il Pd di Matteo Renzi resta fermo al 32% e, seppure non abbia incrementato, si vede ampliare il gap dal movimento di Beppe Grillo ugualmente. La Lega Nord di Matteo Salvini si attesta al 15,5%, mentre Fratelli d’Italia ottiene il 4%; è ormai statico il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano, che si è stabilizzato sul 2%, mentre Sinistra Italiana è quotata al 3,5%.

Un solo punto percentuale a testa per gli altri di Csx e Cdx, mentre quegli altri al di fuori dei due schieramenti sono al 3,5%.

Nel complesso abbiamo il centrosinistra al 36,5% e il centrodestra al 30,5%; tra i due abbiamo esattamente sei punti di distacco, mentre precedentemente erano sette e mezzo. Dunque, si fa più pericoloso per l’area governativa quella del Cdx, che se dovesse trovare la giusta intesa potrebbe insidiare realmente il Csx.

Prima di lasciarvi, vi ricordiamo che in questi giorni sono iniziati ad emergere anche i dati sulle intenzioni di voto a livello locale, per quanto concerne le prossime elezioni amministrative. In quell’occasione avremo un primo banco di prova per ciò che riguarda le preferenze degli italiani nei confronti dei partiti politici.