Giornata movimentata quella di oggi per Beppe Grillo e per il Movimento 5 Stelle tutto, infatti, il leader pentastellato dopo aver annunciato il suo 'passo di lato' rispetto al movimento, è stato intercettato da alcuni giornalisti a Roma, dove ha pranzato in un ristorante, ma per sfuggire alle loro domande, forse ritenute inopportune, ha messo in scena un piccolo show indossando due maschere diverse una all'entrata e una all'uscita.

Grillo uomo tigre prima e uomo lupo poi

Beppe Grillo per evitare di parlare ai giornalisti ha scelto dunque dei buffi travestimenti, indossando prima del pranzo una maschera da tigre e nel momento dell'uscita quella da lupo.

Le maschere del fondatore del Movimento 5 Stelle non hanno tuttavia impedito le domande dei giornalisti, con Grillo che si è limitato a rispondere sul caso Regeni: "le autopsie fatele fare ai medici legali e non alle televisioni", mentre ha parlato di 'nulla assoluto' in riferimento al possibile intervento del Governo Renzi sulle pensioni di reversibilità.

Taverna: "Bertolaso? Nomi ridicoli per farci vincere"

Ma nella giornata di oggi non è solo Grillo a tenere banco in casa del Movimento 5 Stelle, ma anche le dichiarazioni perentorie della senatrice Paola Taverna, che intervenendo ai microfoni di Radio Cusano Campus commenta le scelte da parte del PD e del centrodestra in relazione alle candidature per le prossime elezioni che si terranno a Roma.

L'agguerrita senatrice pentastellata parte da Bertolaso, usando queste parole: "ma che scelta è? E' un nome vergognoso. Stanno usando questi nomi perchè non vogliono vincere Roma, tanto si sono fatti i loro conti, infatti Salvini già ha detto che non gli va bene se non distrugge i campi rom". Successivamente la Taverna ha confermato la sua teoria dicendo che anche il candidato del PD Giachetti non vuole vincere, avendo già dichiarato che resterà deputato se non dovesse farcela, poi ha chiuso così: "Sanno di lasciarci una montagna di debiti fino al 2020, Renzi ha scelto Milano penalizzando Roma, ma noi ci rimboccheremo le maniche".