Vittoria di misura della Clinton nei caucus del Nevada: 52% dei voti contro il 48% del senatore del Vermontche limita così i danni. I delegati conquistati dall'ex Segretaria di Stato del Presidente Obama sono 19 contro i 15 di Sanders. In parità gli elettori finora conquistati: 51. In realtà Hillary festeggia raggiante ed entusiasta un successo risicatissimo: fino a qualche settimana fa nello stato del gioco d'azzardo, il distacco dal suo rivale era di ben 20 punti, contro i miseri 2 che è riuscita a conservare e che le hanno datola vittoriasull'avversario.

Bernie Sandersdal canto suo ha riconosciuto sportivamente la disfatta, puntualizzando però come la sconfitta sul filo di lana in uno stato favorevole all'ex first lady, sia in realtà il banco di prova di come si possa fare ottimi risultati dappertutto, senza la necessità di essere appoggiati da un establishment milionario.

Donald Trump scappa

Prosegue nella Carolina del Sud la marcia inarrestabile di Donald Trump. Fin dall'inizio dello spoglio erano ben chiare le cifre di una schiacciante vittoria rispetto a suoi avversari: il tycoon newyorkese ottiene il 32,8% dei consensi e 44 delegati, distaccando di quasi 10 punti Marco Rubio e Ted Cruz, ancora in lotta per spartirsi il secondo posto e gli ultimi 6 elettori disponibili.

Jeb Bush, figlio e fratello di ben duepresidenti americani è arrivato a malapena all'8% annunciando il ritiro dalla competizione. Il candidato miliardario si gode la vittoria, accompagnato come da tradizione dall'intera famiglia. "Mio padre renderà gli Stati Uniti d'America di nuovo grandi", urla dal palco la figlia Ivanka.

Il padre ringrazia e risponde col suo cavallo di battaglia: "Costruiremo il muro al confine con il Messico e a pagarlo saranno i messicani".

Prossime tappe di caucus e primarie il 23 e il 27 febbraio: rimangono gli stati, ma cambiano i competitors; i democratici in Carolina del Sud e i repubblicani in Nevada, in attesa del Super Tuesday del 1°marzo con il voto in ben 14 paesi.