Non solo stepchild adoption: il dibattito sulle unioni civili si è recentemente infiammato anche per una decisa quanto singolare norma che non è stata inserita nella nuova versione del ddl Cirinnà e che di fatto distinguerà le unioni dal matrimonio civile. Stiamo parlando dell'obbligo di fedeltà, uno dei cardini del matrimonio secondo il codice civile italiano.

Secondo l'articolo 143, infatti, "dal matrimonio derival'obbligo reciproco alla fedeltà, all'assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell'interesse della famiglia e alla coabitazione".

Per essere chiari, la fedeltà non riguarda soltanto relazioni extraconiugali ma si riferisce al pieno rispetto della fiducia accordata dal partner, nonché all'assistenza fisica e morale.

La prima versione del ddl Cirinnà riprendeva a pieno questa formula, prevedendo anche per le unioni civili l'obbligo reciproco alla fedeltà e all'assistenza. Col maxiemendamento è scomparsa una parola: fedeltà. La modifica, voluta dal Nuovo centro destra, ha scatenato malumori nel Pd. Alcuni senatori, infatti, hanno presentato un emendamento per togliere l'obbligo di fedeltà anche dal matrimonio civile.