Dopo le festività di Pasqua si ritorna a lavorare e tra qualche ora riprenderà l’esame congiunto dei disegni di legge su indulto e amnistia in Commissione Giustizia al Senato. Il calendario, infatti, prevede due sedute nei giorni di mercoledì 30 e giovedì 31 marzo, durante le quali si discuteranno i DdL che dovranno confluire in un testo unificato. L’appuntamento sarà a Palazzo Madama in orario pomeridiano e tra gli argomenti che verranno trattati ci saranno anche tematiche legate al reato di depistaggio, modifiche al codice di procedura penale e giustizia telematica.

Ciro Falanga e Nadia Ginetti saranno protagonisti in aula a relazionare le loro proposte sulle misure di clemenza. Nell’attesa di scoprire se emergeranno delle novità, vi riportiamo le ultime notizie sull’argomento, che neppure nei giorni di festa ha visto gli interessati fermarsi.

Giustizia: visita nelle carceri e via libera a banca dati DNA

Nel giorni pasquali i Radicali hanno fatto visita ad alcuni istituti penitenziari italiani. Così come fatto negli anni scorsi dai leader di questo partito, anche stavolta non è mancato l’incontro con i detenuti durante le festività, per cercare di star vicini a tali persone e per monitorare la situazione all’interno delle carceri. Si registra anche la visita del ministro Andrea Orlando a casa di Marco Pannella.

Il guardasigilli si è recato presso la dimora del noto politico che da anni si batte per i diritti dei reclusi, accompagnato proprio da alcuni carcerati, che hanno voluto ricambiare quanto fatto dal radicale in passato. A causa della sua malattia è impossibilitato a muoversi, perciò per questa occasione sono stati altri a recarsi da lui.

Marco Pannella ha poi riportato la notizia su Twitter, dove ha postato una foto, con tanto di ringraziamenti al ministro della Giustizia.

L’avvocato Desi Bruno, invece, è voluta stare accanto alle donne detenute nella casa circondariale di Bologna. La garante regionale dell’Emilia Romagna ha riportato considerazioni negative su questo istituto e sulle condizioni di vita delle mamme e dei loro bambini.

Infatti, vi sarebbero inferriate e porte blindate nella sezione femminile, incongrue con un reparto del genere, che mostra ancora quelle caratteristiche tipiche di un carcere. Tale spazio non sarebbe compatibile per ospitare le detenute madri con i loro piccoli, che stando alla normativa, potrebbero essere ospitate presso case famiglia protette o istituti a custodia attenuata. Prima di lasciarvi, ricordiamo che sul fronte della giustizia, il Consiglio dei ministri ha deciso di far partire l’istituzione di una banca dati contenenti i profili DNA in Italia. Ad essere esclusi saranno coloro che hanno commesso reati tributari e societari, con la cancellazione che scatta soltanto nei casi in cui vi è assoluzione piena. Vi invitiamo a seguirci per altre notizie sull’argomento.