Dopo le dichiarazioni del Segretario Generale del Sappe ed in attesa della pubblicazione del calendarioufficiale nelle quali verranno discussi presso il Senato della Repubblica Italiana i Decreti Legge riguardanti le tematiche di Amnistia ed Indulto, sono arrivate nelle ultime ore alcune importanti affermazioni di Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International che, in una intervista per l"Espresso" ha espresso ancora una volta tutta la propria indignazione per una situazione particolarmente delicata e che si protrae ormai da moltissimo tempo.

Nonostante il problema del sovraffollamento carcerario sia infatti in leggero miglioramento (ad oggi 53 mila detenuti rispetto ai 46 mila posti letti previsti nei penitenziari italiani), le condizioni di detenzioni appaiono ancora assai distanzi dagli standard europei ed internazionali.

Nuove dichiarazioni del Presidente di Amnesty International in tema di Amnistia ed Indulto

Durante l'intervista rilasciata a l'"Espresso" da parte di Antonio Marchesi, il Presidente di Amnesty International si è immediatamente concentrato sul tema dei diritti umani sottolineando come in molti carceri italiani permanga una situazione inaccettabile viste le pessime condizioni di detenzione. Il discorso si è poi spostato su alcuni aspetti legati al mondo della politica riguardanti i quali il Presidente Marchesi ha evidenziato l'inaccettabile assenza del reato di tortura nella Legge Italiana.

In conclusione vi è stato anche spazio per una considerazione particolarmente negativa legata al futuro alle tematiche di Amnistia ed Indulto attorno alle quali; secondo le parole riportate nell'intervista il corso della Legge sta diventando infatti troppo lungo e, anche in caso di approvazione dei Decretiin discussione al Senato nelle prossime settimane, non sembra che il contenuto di tali ddl possa rivoluzionare realmente le condizioni di detenzione e le leggi legate al mondo dei detenuti. Siete d'accordo con tali prospettive identificate da Antonio Marchesi?