Nel mese di febbraio l'Arabia Saudita ha interrotto il rapporto economico che la legava al Ministero della difesa libanese, rapporto che prevedeva il finanziamento dell'esercito con 3 miliardi di dollari. Questa decisione presenta conseguenza su scala internazionale, in quanto il Libano, per armare il proprio esercito, aveva fatto affidamento sulla stipula di una serie di contratti con aziende francesi, le quali pertanto hanno seriamente rischiato di rimanere senza i soldi promessi. Questo non avverrà: infatti l'Arabia Saudita ha deciso che le armi ordinate dai libanesi verranno acquistate per l'esercito saudita.

La Francia, dunque, diventa dall'oggi al domani uno dei principali fornitori di armi all'Arabia. I sauditi hanno deciso di farsi carico di tutti i contratti firmati in precedenza dai libanesi con i francesi. Un bel sollievo per le aziende d'Oltralpe, ma un motivo di imbarazzo per il Governo francese, viste le campagne belliche che l'Arabia Saudita sta portando avanti nello Yemen e che sta progettando in Siria (al momento quest'ultime peraltro congelate dagli accordi recenti per il cessate il fuoco).

Gli USA armano l'esercito libanese

Come risaputo, l'Arabia non intende più aiutare l'esercito libanese perché Hezbollah ha un peso troppo importante all'interno del Governo del Paese dei cedri, e sembra poterne condizionare le scelte in politica estera.

Da qui la negazione del finanziamento da 3 miliardi. Ora l'esercito potrà contare solo sugli aiuti di Stati Uniti(100 milioni di euro di aiuti militari nel 2014) e Gran Bretagna. Ma il rischio, per gli occidentali, è che il Libanosi "butti" tra le braccia di Iran e Russia, che sarebbero ben lieti di poter allargare la propria area di influenza nel Medio Oriente.

Il possibile inserimento della Russia nello scenario libanese

Dunque, se come detto le aziende francesi respirano grazie all'Arabia, il Governo Hollande, vedendosi estromesso involontariamente del business militare libanese, potrebbe dover dire addio alla propria storica influenza sull'area, lasciando spazio agli USA o in alternativa alla Russia appoggiata dall'Iran.