Nonostanteil fallimento del referendum che chiedeva la fine dell'attività estrattiva entro le 12 miglia dalla costa allo scadere delle concessioni, il Comitato per il SI non si arrende. Il costituzionalista Enzo Di Salvatore ha prospettato la possibilità di un ricorso nei confronti di cinque concessioni estrattive che sarebbero "scadute da tempo" ed alle quali sarebbe stata concessa "illegittimamente" una proroga. Il provvedimento sarà inoltrato al Ministero dello sviluppo economico. "La normativa parla chiaro - sottolinea Di Salvatore - e prevede la proroga per le concessioni vigenti e non quelle già scadute.

Ci sono aziende petrolifere che estraggono attualmente senza alcuna autorizzazione".

La battaglia si sposta in sede europea

Il Comitato per il SI vuole giocare un'altra carta in sede continentale in merito alla quale l'eurodeputata Barbara Spinelli ha presentato un'interrogazione alla Commissione europea. L'esponente del gruppo parlamentare "Sinistra Unitaria Europea-Sinistra Verde Nordica" ha prospettato una possibile procedura di infrazione perchè l'estensione delle concessioni finoall'esaurimento dei giacimenti violerebbe le regole sulla concorrenza. Il Comitato promotore del referendum ha espresso inoltre soddisfazione perchè la consultazione, anche senza il raggiungimento del quorum, "ha portato al centro del dibattito politico i temi legati all'energia ed alle fonti rinnovabili", auspicando in merito "un dialogo con il Governo".