La Procura della Repubblica di Potenza ha intenzione di presentare appello contro il rigetto della richiesta di arresto per Gianluca Gemelli, da parte del gip del Tribunale dello stesso capoluogo lucano. Gemelli è il compagno dell’ex Ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, ed è indagato per concorso in corruzione e millantato credito, con altre 22 persone, nell’inchiesta che riguarda la costruzione del centro oli Total, a Tempa Rossa. I pm di Potenza si recheranno anche a Roma, per ascoltare Federica Guidi e il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, alla luce di quanto emerso nelle intercettazioni telefoniche agli atti.

Tra le conseguenze dell’indagine, compare anche la mozione di sfiducia del centrodestra contro il governo attuale. Nel frattempo proseguono anche le indagini su eventuali disastri ambientali, legati all’inquinamento prodotto dal centro oli dell’Eni, in provincia di Potenza, che attualmente si trova al centro di uno dei filoni dell’inchiesta sul petrolio in Basilicata.

La mozione unica di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia

Il centrodestra, all’unanimità, annuncia una mozione di sfiduciacontro il governo Renzi. A parte gli ultimi fatti di cronaca, che coinvolgono il Ministro Boschi e l’ex Ministro Guidi, l’opposizione denuncia il fallimento della politica economica del governo attuale, che sarebbe ulteriormente confermato (a detta del centrodestra) dagli ultimi dati raccolti e resi pubblici dall’Istat, in tema di occupazione.

Viene criticato anche il Jobs Act, definito incapace di creare nuovi e stabili posti di lavoro per gli italiani. Il centrodestra prevede un disastro a livello economico e politico e richiede una svolta drastica, che comprenda un nuovo governo.

Renzi risponde all’opposizione e querela Grillo

Il premier, Matteo Renzi, difende a spada tratta il suo governo e si mostra tutt’altro che spaventato dalla mozione di sfiducia presentata dal centrodestra, dicendosi convinto che non andrà a minare la stabilità dell’esecutivo.

Renzi afferma che la disponibilità pressoché immediata di Guidi a dimettersi, abbia mandato nel “panico” l’opposizione, che in seguito avrebbe iniziato a sparare alla cieca, chiedendo le dimissioni dell’intero governo, in base a fantomatiche responsabilità dello stesso. Successivamente, il capo del governo ha precisato di non voler raccogliere alcuna polemica e di voler continuare a lavorare per l’Italia e per gli italiani, insieme ai suoi collaboratori.

Il premier ha anche annunciato che il PD ha intenzione di querelare in sede civile e penale Beppe Grillo, per le accuse di quest’ultimo al partito, sempre in base all’inchiesta precedentemente citata.