Dopo sette mesi di negoziati, nella scorsa settimana si é finalmente conclusol'ultimo trilogo sul quarto pacchetto ferroviario. Ne parliamo con il relatore del provvedimento, il vicepresidente del Parlamento europeo David Sassoli.

Che cos’è esattamente il quarto pacchetto ferroviario?

E' la più grande riforma ferroviaria europea che conclude un processo iniziato 10 anni fa. Questa riformadà stabilità al settore per gli anni a venire, mantenendo competitive le nostre imprese ferroviarie, assicurando regole trasparenti a tutti gli attori ed evitando l'utilizzo di finanziamenti pubblici per attività di natura commerciale.

Soprattutto, grazie all'apertura del mercato dell'alta velocità, abbiamo gettato le basi per la nascita di un mercato ferroviario europeo, indispensabile per rendere competitivo un settore che stenta a reggere la concorrenza delle altre modalità di trasporto.

Nello specifico cosa prevede?

La riforma prevede una serie di modifiche all'attuale direttiva sul ferroviario in particolare su

  • apertura del mercato all'alta velocità
  • trasparenza finanziaria
  • ruolo del regolatore europeo
  • conflitto di interessi
  • nuova proposta di biglietto integrato.

Il risultato più importante è l'apertura del mercato all'alta velocità: dal 2020, infatti, le imprese ferroviarie europee potranno offrire servizi di alta velocità su tratte interne in altri stati membri.

Per faredegli esempi: Ferrovie dello stato potrà offrire un servizio tra Parigi e Marsiglia; SNCF, compagnia francese, potrà farlo nella tratta Roma Milano, piuttosto che Madrid Barcellona, etc.

Cosa cambia per i cittadini?

La riforma porterà un grande vantaggio per i consumatori perchè potranno scegliere il servizio offerto fra più operatori.

I prezzi diventeranno competitivi e aumenterà necessariamente la qualità del servizio. Non dimentichiamo che l'alta velocità, che collega 2 città da stazione a stazione, é spesso preferita all'aereo anche su lunghe distanze.L'obiettivo di un vero mercato ferroviario europeo, é agevolare lo spostamento dei passeggeri da uno stato ad un altro.Le imprese ferroviarie s'impegnano a contribuire allo sviluppo di un biglietto integrato che permetta ai passeggeri di pianificare i viaggi e prenotare i biglietti all'interno dell'Unione.

Per semplificare, in un viaggio da Roma a Londra con il treno, che preveda vari cambi, potrà essere fatto un solo biglietto, anche se il passeggero si servirà di differenti compagnie ferroviarie.

Chi garantirà il rispetto delle regole?

L'accordo raggiunto ieri ha riconosciuto il ruolo del regolatore nazionale, un'autorità neutra, imparziale, indipendente che avrà il compito di verificare di volta in volta se l'ingresso di un nuovo operatore in un mercato nazionale possa creare dei problemi rispetto a contratti di servizio pubblico presenti sulla linea in questione. Tuttavia, il ruolo del regolatore non toglie il potere d'intervento alle autorità politiche nazionali.

I soldi pubblici che diversi governi trasferiscono alle compagnie ferroviarie nazionali non distorcono il mercato?

Grazie alle norme sulla trasparenza finanziaria é stato fatto un grande lavoro per fare in modo che non ci sia un uso distorto da parte dei fondi dalle compagnie ferroviarie, evitando per esempio l'uso di finanziamenti pubblici per attività di natura commerciale o la distribuzione di dividendi generati da investimenti pubblici.Infine, una delle grandi sfide rilanciate dall'accordo: il biglietto unico.