Oggi 9 maggio 2016 ricorre il 38esimo anniversario dell'omicidio dello statista democristiano Aldo Moro.Moro fu rapito e ucciso da un commando del gruppo terroristico di estrema sinistra "Brigate Rosse" e la sua vicenda segnò una delle pagine più drammatiche della storia dell'Italia del secondo dopoguerra.

Sul sequestro e sull'omicidio di Aldo Moro rimangono ancora moltissimi misteri e si sono ipotizzate molte teorie di stampo "dietrologico" sulle cause della sua uccisione, ma l'unica cosa che è considerata alquanto certa è che Moro dava fastidio a più di qualcuno nel mondo della politica, sia parlamentare che extraparlamentare.

Il "compromesso storico" e lo statista inviso all'estremismo

Tra le diverse teorie che circondano il caso Moro, una delle più conosciute riguarda la vicenda del "compromesso storico", tramite il quale il democristiano Aldo Moro e il comunista Enrico Berlinguer sancivano l'avvicinamento tra i due partiti, storicamente rivali.

A seconda dell'orientamento ideologico e/o politico degli autori delle teorie "dietrologiche" e non, è stato affermato che l'eliminazione di Moro fu "indirettamente" voluta da certi ambienti vicini alla Dc, specialmente quelli più "atlantisti" che erano ferocemente anticomunisti, e quindi è stato sostenuto che dietro di esso vi sono stati coinvolti certi settori della CIA e dei servizi segreti deviati in "combutta" con membri della P2, mentre secondo certi autori di destra si può parlare anche di un presunto e/o ipotetico coinvolgimento del Kgb.

Comunque sia, c'è anche da segnalare che Moro dava fastidio a diverse frange dell'estremismo di sinistra (ma anche di destra) in quanto con il suo aprirsi al PCI poteva frenare le tendenze più estremiste presenti all'interno della sinistra radicale e/o estrema del periodo.

Il clima della strategia della tensione

C'è da ricordare che il sequestro e l'omicidio Moro rientrano nel contesto della strategia della tensione, ovvero quello che è stato considerato il periodo più buio per la storia della Prima Repubblica.

Durante la strategia della tensione, l'Italia fu dilaniata da tremende violenze ideologiche, stragi terroristiche (ad esempio quella di Piazza Fontana del 1969) e si trovava al centro di determinati intrighi internazionali che vedevano contrapposti gli interessi geopolitici di USA e URSS.