Che Donald Trump fosse un personaggio fuori dalla norma si era capito dall’inizio della campagna elettorale per la corsa alla presidenza degli Stati Uniti. Nell’ultima occasione, ha sferrato un colpo mediatico – rivolto alla quasi certa avversaria per il rush finale nella corsa alla Casa Bianca Hillary Clinton - che per molti potrebbe essere rilevante nell'allargare il bacino di voti a suo favore; questo appena dopo poche ore dalla pubblicazione di alcuni sondaggi che lo darebbero per la prima volta in vantaggio rispetto all’ex first lady. Ha fatto presto il giro del mondo, difatti, il video pubblicato su Instagram dal candidato dei Repubblicani su Hillary e Bill Clinton.

E’ stata chiaramente una risposta alle insinuazioni, partite da Hillary, che lo aveva accusato di aver molestato alcune donne. Nel video compaiono due immagini: una della Casa Bianca subito incalzata da una fotografia in dissolvenza raffigurante Bill Clinton mentre fuma un sigaro e accompagnata da un sottofondocon una voce di una donna in lacrime, l’altra raffigura invece i coniugi Clinton “arricchita” da una fragorosa risata di Hillary.

La voce rotta dal pianto della donna che denunciò Bill Clinton nel 1999

Una delle due voci femminili è quella di Juanita Broaddrick, la quale nel 1999 accusò Bill Clinton di averla violentata nel 1978. La traccia proposta da Trump è stata estrapolata da una intervista alla donna del 1999 per conto dell’NBC, dove aveva raccontato l’increscioso episodio: “ Ha cominciato a mordermi il labbro superiore e ho cercato di allontanarmi da lui”.

Così la Broaddrick con la voce rotta dal pianto. Trump si era giustificato anticipatamente alla messa in rete del video in una intervista al Washington Post, annunciando di voler utilizzare tutti i mezzi a sua disposizione: "Hanno detto su di me cose molto sgradevoli. E io non voglio replicare, non è quello il gioco che mi interessa.

Ma hanno detto cose su di me che sono molto brutte. E si sa, se continuano a farlo, giocherò a qualsiasi livello io debba fare. Credo di aver dimostrato che lo so fare".

La campagna elettorale si infiamma, ma forse gli eccessi non fanno paura agli americani

Insomma la campagna elettorale statunitense si infiamma; gli attacchi mediatici preparati a regola d’arte sono degni di “House of cards” ma, per quanto i moralisti di tutto il mondo ne vogliano dire sul conto di Donald Trump una cosa è certa: sta conquistando gradualmente molti consensi a suo favore.

Ciò non giustifica alcuni comportamenti eccessivi del “tycoon” ma, dopotutto, anche se per noi europei gli USA sono l’emblema della libertà e della democrazia, c’è da dire che proprio gli eccessi sono una costante nella società d’oltreoceano e, Donald Trump, lo sa bene. Invero, il suo ultimo colpo a segno è stato quello di conquistarsi l’appoggio dell’NRA (National Rifle Association) una delle maggiori lobby del partito repubblicano nonché organizzazione a favore delle armi. Tutto ciò a significare che se certi atteggiamenti del futuro candidato per il GOP alla “White House” per noi possono sembrare fuori luogo, forse lo sono meno per il popolo statunitense, abituato a ben altro.