Torna a salire il numero dei detenuti mentre c'è chi continua a sperare nell'approvazione di almeno uno dei quattro disegni di legge per la concessione di amnistia e indulto incardinati ormai da tempo in commissione Giustizia al Senato. A denunciare la situazione di sovraffollamento nelle carceri italiane è il segretario generale del Sappe Donato Capece secondo il quale "sono pressoché esauriti - ha detto - gli effetti delle leggi svuotacarceri". Il riferimento è al decreto svuotacarceri varato dal Governo Renzi, alla nuova legge sulle pene alternative alla detenzione carceraria, alla depenalizzazione dei reati lievi fino alla riforma della custodia cautelare che ha reso più stringenti le norme per la carcerazione preventiva di persone indagate.

Il Sappe al Governo Renzi: sovraffollamento nelle carceri, servono più Baschi Azzurri

Così gli istituti penitenziari in tutta Italia "ritornano ad essere - ha sottolineato il leader del Sappe in un comunicato stampa - significativamente affollati, a tutto discapito - ha aggiunto - del lavoro delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria". Secondo il rappresentante del sindacato autonomo di polizia penitenziaria ci sono attualmente in carcere "54.002 detenuti rispetto - ha spiegato - ad una capienza regolamentare di poco superiore ai 44mila posti letto effettivamente disponibili". Una situazione che dopo i primi miglioramenti rischia dunque di precipitare nuovamente già con l'inizio dell'estate quando la vita carceraria diventa in generale più difficile anche per via del caldo.

Una condizione di sovraffollamento che rappresenta "un segnale preoccupante, che va a incidere pesantemente - ha sottolineato Donato Capece - sul lavoro dei Baschi Azzurri".

Amnistia e indulto, si resta in attesa di novità dalla commissione Giusitizia del Senato

Il sovraffollamento, secondo il Sappe, si registra ovunque. "Tutte, ma proprio tutte, le carceri - ha detto Capece - sono affollate oltre la capienza ordinaria".

Le più sovraffollate sono in Lombardia, Campania, Lazio e Sicilia. E' in questo contesto che si fa strada il nuovo ddl costituzionale presentato dal senatore Luigi Manconi in nome di Marco Pannella per rendere più semplice l'approvazione di amnistia e indulto con la maggioranza semplice del Parlamento e non la maggioranza dei due terzi mentre si resta in attesa di novità dal Senato sulla possibile approvazione di uno dei quattro ddl per la concessione dei provvedimenti di clemenza auspicati anche da Papa Francesco in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia.