Non sono piaciute le dichiarazioni di Matteo Salvini, dopo i ballottaggi, agli intellettuali di centrodestra. Il leader della Lega Nord ospite della trasmissione Porta a Porta aveva sottolineato la sua capacità di saper interpretare il voler della gente sottolineando come egli avrebbe votato sia a Torino che a Roma per gli esponenti grillini.
Salvini attacca Parisi
Durante la trasmissione Salvini non si è risparmiato dalle critiche a Parisi, colpevole, a suo avviso, di essere stato troppo moderato. Il leader leghista ha ricordato come sia Lupi che Albertini abbiano più volte rimarcato la loro lontananza dalla Lega Nord.
Infine il Matteo milanese ha ricordato che dove il centrodestra ha vinto è perché vi era un candidato leghista.
Il primo a rispondere alle posizioni di Salvini è stato il giornalista Pillitteri dalle pagine dell'Occidentale, quotidiano molto vicino al centrodestra, che si è scagliato come una furia contro il populismo di Salvini. Pillitteri scrive: "la stessa stilistica rabbiosa salviniana, la sua impostazione urlata e virulenta nella lotta al Governo, a Elsa Fornero, a Denis Verdini - arrivata al punto di far votare per i sindaci grillini pur di battere Renzi, non è affatto funzionale alla governabilità, ed è quasi ovunque scavalcata dal "grillismo" di lotta e di governo. Vada invece avanti Stefano Parisi con la sua politica avviata a Milano.
" L'Occidentale vede in Parisi l'unico in grado di poter unificare il centrodestra proprio come ai tempi fece Berlusconi.
Bellasio e Plebani avvisano Salvini: attento a Zaia
Interessante invece l´analisi compiuta sia dal giornalista Bellasio per ilSole24ore, che dal blogger Plebani per il magazine Formiche, i quali lanciano un avvertimento a Salvini.
Entrambi gli intellettuali non solo sottolineano come Salvini abbia raccolto a Milano miseri risultati (superato anche da Gelmini), ma anche che il movimento "NOI con Salvini" sia stato un totale disastro. Salvini proprio come Bossi non scende oltre la Toscana. Sia Bellasio che Plebani, inoltre, identificano in Luca Zaia, attuale governatore del Veneto, un vero pericolo per il leader leghista.
Zaia gode al momento di un notevole appoggio all´interno del partito e proprio alle elezioni amministrative la Lega, nel suo Veneto, è riuscita a conquistare diversi comuni.
In queste critiche delle nuove menti del centrodestra è evidente la scelta compiuta di appoggiare uno sviluppo del centrodestra moderato, costruito attorno a Forza Italia e i popolari, più che alle posizioni lepiniste e di destra di Salvini e Meloni.
Difficile dire quale sarà la scelta migliore, sicuramente una scelta prima o poi deve essere fatta.