Lo scrutinio delle schede del ballottaggio è ormai agli sgoccioli, il risultato è chiaro, eclatante, emozionante come le parole che Andrea Severini, marito di Virginia Raggi, scrive sul suo blog e dedica alla moglie, primo sindaco donna della Capitale. Leggendo la lettera traspare tutto l'amore che l'uomo prova per sua moglie, l'ammirazione per il coraggio e la determinazione, nonché la gioia condivisa per l'essere anche lui un attivista del Movimento Cinque Stelle a Roma. Un percorso che hanno condiviso passo dopo passo, fatto di banchetti informativi, riunioni programmatiche, molte speranze e anche tante delusioni.

Ma la tenacia li ha ripagati.

Virginia Raggi: primo sindaco donna della Capitale

A sottolinearlo più volte è lo stesso marito della Raggi: sua moglie è il primo sindaco donna nella storia di Roma. Questa non rappresenta solo una vittoria politica del M5S ma anche un enorme passo avanti verso la reale parità tra i sessi. Virginia Raggi ha dimostrato in questi mesi tanta forza e determinazione nel portare avanti la sua campagna di informazione ma anche nell'affrontare i colpi bassi che non sono mancati. Colpi di coda di una vecchia politica che ancora non vuole ammettere, neanche con se stessa, che il cambiamento in atto è troppo grande per poter pensare di riuscire a fermarlo con qualche infimo sgambetto.

Il cammino di un attivista cinque stelle tra pubblico e privato

Andrea Severini affida a un post, pubblicato sul suo blog personale, il racconto di tutta l'emozione che prova nel realizzare che sua moglie, Virginia Raggi, ha vinto il ballottaggio e diventerà primo sindaco di Roma del Movimento Cinque Stelle e primo sindaco donna in assoluto della Capitale.

Ripercorre tutto il cammino percorso insieme, pieno di ostacoli, di difficoltà ma anche di tanta gioia. È innegabilmente felice Andrea Severini ma al contempo triste. Gioisce per la vittoria politica della candidata Virginia Raggi e del grande cambiamento che ciò rappresenta ma lo rattrista il pensiero della mancanza che già sente di sua moglie che, per i prossimi anni, avrà tante responsabilità e poco tempo da trascorrere con lui.