Focus sui Sondaggi politici aggiornati ad oggi 27 giugno sul referendum di ottobre sulla Costituzione. Dopo le elezioni amministrative, che hanno decretato la sconfitta del Partito democratico ed il successo del Movimento 5 Stelle, è stato pubblicato sull'Huffington Post il risultato di un sondaggio di Scenari Politici - Winpoll. Oltre alle intenzioni di voto degli italiani a fine giugno, interessanti anche le percentuali sul prossimo referendum, con i no degli elettori del M5S e Centrodestra decisivi.

Politica, il 54 per cento degli italiani voterebbe per il no al referendum

I risultati dei sondaggi politici elettorali sul referendum sulla Costituzione, in programma ai primi di ottobre, vedono in vantaggio il no, dato al 54 per cento. Si profila dunque una nuova batosta per il governo Renzi ed il Partito democratico. Sono già in tanti a paragonare il referendum alla Brexit del Regno Unito. Intanto si inizia a parlare già di rinvio. Ipotesi, al momento, comunque di difficile realizzazione.

Interessante notare come voterebbero gli elettori di ciascun partito. Nel Partito democratico, i "sì" sono dati al 78 per cento. Ciò significa quindi che gli elettori del Centrosinistra appoggiano Renzi, anche se la percentuale del 22 per cento non è comunque da sottovalutare.

Per il no si schierano invece gli elettori sia del Centrodestra sia del Movimento 5 Stelle. I più convinti sono quelli della Lega Nord, 89 su 100. Seguono i grillini (85 per cento) e l'elettorato di Forza Italia (76%).

Per l'attuale premier vincere il referendum sarebbe fondamentale. Negli ultimi giorni sono circolate voci secondo cui l'ex sindaco di Firenze avrebbe cambiato idea sulle sue dimissioni in caso di no al referendum.

Voci non confermate però in seno al governo. Effetto Brexit qualcuno dice. Effetto M5S, secondo altri. Movimento 5 Stelle che, dopo la vittoria di Raggi e Appendino alle amministrative, si candida a prima forza politica del Paese pronta a guidare un nuovo governo già nel 2017, in caso di elezioni anticipate.

La lezione inglese è servita.

Le dimissioni annunciate da Cameron all'indomani della vittoria del Leave sul Remain sono già passate alla storia. Un'eventuale caduta del governo italiano ad ottobre, dopo il referendum sulla Costituzione, significherebbe una nuova sfida per l'Unione Europea e per i mercati. Quale il futuro dell'Italia? Una domanda a cui ancora in pochi sanno dare una risposta certa. Sopratutto dopo l'uscita della Gran Bretagna dall'Europa contro ogni pronostico.