Un'interessante a partecipata iniziativa politica si è svolta nella sera del 21 luglio a Sesto Fiorentino, in piazza presso il Presidio No Inceneritori - No Aeroporto. Un momento di discussioneorganizzato dall' "Assemblea per la Piana contro le nocività" che è culminato con un dibattito al qualeè stato ospite di eccezione il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, affiancato da membri dell'ex-OPG occupato di Napoli, i quali hanno interloquito con i vari soggetti locali che da anni si battono nella Piana fiorentina contro le cosiddette "grandi opere".

Una serata nella quale sono state affrontate numerose questioni, dalla devastazione dei territori, allagestione dei rifiuti, fino allo "sblocca Italia", dagli appalti e le privatizzazioni dei servizi pubblici fino allapartecipazione popolare.

Nel cuore del proprio intervento De Magistris ha affermato: "Premetto che Napoli non è diventata il Paradiso Terrestre, rimane una città problematica, tanti nodi non li abbiamo sciolti e c'è ancora tanti da fare. Ma va detto che i quattro governi nazionali con i quali ho avuto a che fare in questi anni, sembrano diversi ma sono assolutamente identici su molte questioni. Prima Berlusconi, poi Monti, dopo Letta e infine Renzi. Lo dico per titoli. Noi siamo stati l'unica città d'Italia che ha rispettato la volontà popolare sul referendum per l'acqua del 2011.

E non perché gli altri sindaci abbiano cambiato idea: una cosa è mettere una scheda nell'urna e dire "sono a favore dell'acqua pubblica", altra cosa è fare la rivoluzione governando: abbiamo trasformato una Spa in una società di diritto pubblico. Poi abbiamo evitato la privatizzazione del trasporto pubblico, abbiamo internalizzato il sistema dell'igiene urbana e il patrimonio, non abbiamo privatizzato le scuole comunali.

Abbiamo in qualche modo dimostrato che i servizi costituzionalmente garantitinon devono essere messi sul mercato, perché l'uguaglianza dei cittadini a prescindere dal censo sta scritta nella Costituzione. Dirlo è facile e ti fa prendere applausi, farlo in una città in dissesto economico non lo è affatto, e infatti abbiamo avuto qualsiasi tipo di opposizione.

Hanno fatto di tutto per farci crollare, ma siamo andati sempre avanti", criticando poi in diversi altri passaggi le scelte del PD nazionale in tema di ambiente e gestione del territorio.

Verso la fine del dibattito, a cui hanno assistito diverse centinaia di spettatori, è intervenuto pure il nuovo sindaco di Sesto FiorentinoLorenzo Falchi, esponente di Sinistra Italiana, il quale si è detto in sintonia con quanto fatto e proposto da parte del primo cittadino partenopeo, ribadendo il proprio impegno per provare a fermare l'aeroporto e l'inceneritore cheil PD ha deciso di realizzare nella Piana fiorentina e per provare invece a immaginare un futuro diverso per il proprio territorio.

Da sottolineare come Sesto Fiorentino e Napoli siano due vere e proprie eccezioni sul piano nazionale, dal momento che dopo le recenti elezioni amministrative sono fra le pochissime realtàad essere amministrate da coalizioni civiche e di sinistra, alternative rispetto al Partito Democratico che si colloca all'opposizione.

Chissà che queste esperienze locali non possano essere il germe per la costruzione di un fronte alternativo che parta dai territori e provi a disegnare un modello di sviluppo alternativo rispettoalle scelte del Governo nazionale.