La settimana politica in Gran Bretagna comincia con una notizia che sorprenderà molti: Nigel Farage ha rassegnato le sue dimissioni da leader dell’Ukip. Si tratta di una sorpresa perché solo 10 giorni fa Farage era impegnato nei festeggiamenti per l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea in seguito al referendum. Ed era anche tra i politici più quotati per la vittoria alle elezioni generali che si terranno quest’autunno, elezioni che si sono rivelate necessarie dopo le già citate dimissioni di Cameron, una volta appreso il risultato del referendum.

L’annuncio in conferenza stampa

Ma il leader dell’Ukip ha dichiarato in mattinata, in una conferenza stampa nel centro di Londra, che la leadership dell’UKIP è stata ‘dura a volte’ e anche di ‘aver fatto il suo’, in riferimento alla buona uscita della ‘Brexit’, di cui è stato uno dei promotori più convinti. “Il partito ora è in salute, ne è valsa la pena”. Farage ha aggiunto che non ‘supporterà’ nessun (ex) collega come suo successore, ma che si augura semplicemente di essere rimpiazzato ‘dal migliore o dalla migliore’ tra i candidati. “La vittoria del ‘Leave’ non sarebbe mai potuta accadere senza il supporto dell’esercito delle persone dell’UKIP. Durante la campagna referendaria ho ammesso che volevo riavere indietro la mia Nazione.

Stamattina vi dico che rivoglio indietro la mia vita”.

Ritorno alla vita normale?

Ha poi concluso dicendo che, dopo la sua uscita dalla politica, vorrebbe ‘sotterrare l’ascia di guerra con nemici vecchi e nuovi’, compreso Douglas Carswell, suo ex collega di partito, che ha pubblicato una ‘faccina’ sorridente su Twitter in risposta all’annuncio delle dimissioni.

Nel 2015, Farage si era dimesso il giorno dopo le elezioni generali, salvo poi ripensarci e tornare alla carica qualche ora più tardi. Ma stavolta non sarà così: “Stavolta lascio una volta per tutte. Non tornerò più indietro. Non ho mai voluto fare il politico di professione, volevo semplicemente aiutare la mia Nazione. Ad ogni modo, continuerò a sostenere i movimenti indipendentisti in tutta Europa.

Ora, per il bene della Gran Bretagna, c’è bisogno di un nuovo Premier il prima possibile”. Pochi giorni fa, al Parlamento Europeo, l’ormai ex politico era stato riempito dai fischi dagli europarlamentari per il semplice fatto di essersi presentato all’assemblea di Strasburgo, un’assemblea di quell’Unione Europea che Farage ha fatto tanto per abbandonare.