Roma è la città italiana con più utenti Facebook. Si parla di 2,6 milioni di iscritti. Quale mezzo di divulgazione più efficiente del noto social per il sindaco del M5S? Per la prima volta nella storia della politica italiana un alto rappresentante delle istituzioni provvederà, come annunciato sul proprio profilo, alla totale trascrizione di ogni singolo provvedimento comunale. Le questioni spazzatura, viabilità, mobilitàe soprattutto contabilità non saranno più un mistero per i romani.

Gli aspetti preponderanti di questa scelta comunicativa sono non soltanto la tangibile trasparenza del lavoro svolto, ma anche e soprattutto la possibilità per i cittadini di interagire con le decisioni e i progetti dell'amministrazione comunale, potendo manifestare libero assenso o dissenso.

I romani potranno così essere messi al corrente di ciò che avviene nella stanza dei bottoni con una partecipazione e un avvicinamento alla burocrazia locale senza precedenti. Non potrebbe esserci miglior viatico di questo per rispettare il valore supremo tanto caro al Movimento: l'onestà.

E' doveroso, come più volte affermato dalla Raggi, che i capitolini sappiano precisamente in che modo viene investito il loro denaro derivato dalle entrate tributarie. Se questa strada fosse stata intrapresa anche in passato dai predecessori della grillina forse Roma non si sarebbe trovata nel baratro in cui è ora. 13,6 miliardi di euro di debito non si accumulano per caso. Le municipalizzate Ama e Atac, in particolare, principali artefici del gravoso debito, saranno presto messe al setaccio dalla squadra della Raggi.

Sono infatti in programma incontri con i dirigenti delle due società al fine di analizzare meticolosamente le ragioni delle difficoltà per poi adoperarsi con la dovuta accortezza al loro superamento.

Proprio sul tema degli scioperi dei dipendenti Ama dovrà invece intervenire concretamente il governo, poiché si tratta della volontà dei lavoratori, assolutamente legittima, di rivedere le norme sul contratto nazionale di lavoro che attualmente prevede un limite di 36 ore settimanali, mentre la richiesta è di incrementarle a 38, evitando l'annoso ricorso agli straordinari, notoriamente più tassati rispetto alle ore ordinarie e pertanto sconvenienti.

Viene richiesto inoltre di lavorare anche la domenica, in modo da non trovarsi il lunedì mattina a fronteggiare, per l'inattività nel giorno festivo, una vera e propria emergenza rifiuti. Per il sindaco di Roma "il cambiamento è iniziato". Ora bisognerà vedere se sarà anche il governo di Renzi a cambiare politica.