A settembre nella Scuola ci saranno 32 mila assunzioni di insegnati e 10 mila assunzioni per il personale Ata. Lo ha annunciato il ministro Giannini che, a Rainews 24, ha parlato delle novità che riguardano il mondo della scuola a partire dal nuovo anno scolastico 2016/2017. Più di 30 mila insegnanti entreranno di ruolo grazie al concorso che si sta chiudendo in questi giorni o per lo scorrimento delle graduatorie già esistenti. Altra importantissima novità – ha dichiarato ancora Stefania Giannini – riguarderà lo sblocco delle assunzioni per quanto riguarda il personale Ata, quello – ha dichiarato la Giannini- che fa funzionare la scuola.

Quest’anno la mobilità riguarderà circa 200 mila insegnanti, come al solito molti insegnanti del Sud dovranno spostarsi al Nord, questo è un fatto che si è sempre ripetuto, i posti disponibili per i nuovi insegnanti sono al Nord, mentre la stragrande maggioranza degli insegnati arriva dal meridione. Il ministro ha risposto anche alle polemiche scatenate in seguito al cosiddetto decreto della Buona Scuola, i sindacati hanno lamentato il fatto che gli insegnanti siano stati illusi iniziando il periodo di prova nella propria provincia e poi sono stati quasi sempre sposati a svariati chilometri dal posto di residenza. «Il piano straordinario di mobilità degli insegnanti - ha affermato il ministro- non sta avvenendo sulla base di una formula magica, ma attraverso una traduzione informatica.

Il sistema sta procedendo regolarmente, mettendo a regime tutta la mobilità. Ovviamente ci sono margini di errore», Secondo la Giannini sono comunque errori di gran lunga inferiori al passato e ha aggiunto che una volta riscontrati problemi si cercherà di correggerli nel limite del possibile.

Le polemiche non si placano

Secondo i numeri diramati dai comitati spontanei di insegnanti, 1.700 docenti in Puglia, poco meno di mille in Basilicata e 5mila in Sicilia solo per la primaria e la secondaria di primo grado, saranno chiamati a trasferirsi per raggiungere le sedi loro assegnate, secondo un algoritmo del Miur che ha stabilito le modalità di incrocio dei punteggi e delle sedi.

Sul caso sono intervenuti anche diversi parlamentari che hanno richiesto di conoscere nello specifico il funzionamento dell’algoritmo che determina l’assegnazione delle sedi, una polemica che, nonostante l’annuncio del Ministro, difficilmente si placherà.