C’è chi sale e chi scende. In ogni corsa per un traguardo importante è così. Se le quote rosa aumentano in vista delle elezioni per la Casa Bianca di novembre, la componente maschile non se la passa altrettanto bene. Il riferimento è tutto per il candidato dei Repubblicani Donald Trump, per il quale agosto non è cominciato affatto in pompa magna, tanto che alcuni si sono spinti a parlare di un suo possibile ritiro dalla corsa alle presidenziali americane. In ballo ci sono una serie di uscite infelici o scomode forme di sostegno alla sua figura.

Tra quest’ultime c’è l’endorsement dei leader nazisti americani, secondo i quali Trump è un’opportunità storica, di quelle che potrebbero non capitare più. E’ così per Rocky Suhayda, presidente dell’American Nazy Party, creatonel 1959 e del quale ha fatto parte anche David Duke, ex capo del Ku Klux Klan che nei giorni scorsi ha ribadito di essere “al 100%” dalla parte del tycoon. Di contro, l’ex direttore della Cia Michael Morell ha criticato Trump, peraltro protagonista di un passo falso nei giorni scorsi, quando ha dichiarato di aver veduto in Tv le immagini di un aereo americano recante una somma destinata all’Iran in cambio della liberazione di alcuni ostaggi. Cosa rivelatasi falsa, e Donald ha ammesso il suo errore.