Presidenza italiana del “#G7”: firmato l’accordo con l’anticorruzione per la verifica delle gare d’appalto. L’obiettivo è quello di evitare infiltrazioni criminali nelle procedure dopo gli scandali emersi dalle tante inchieste della magistratura sui grandi eventi.

La Presidenza italiana, che segue quella del Giappone, comincerà il 1 gennaio 2017 e si svolgerà in Sicilia, come ha annunciato nel maggio scorso il premier Matteo Renzi. Sull’isola si terranno, oltre al Vertice dei Capi di Stato e di Governo, anche decine di eventi a carattere politico, imprenditoriale, sociale e associativo.

Gli step verso la Presidenza in Sicilia

La necessità è quella di organizzare la Presidenza in tempi rapidi. Il 24 giugno è stata istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri la struttura di missione denominata “Delegazione per l’Organizzazione della Presidenza Italiana del Vertice dei Paesi più Industrializzati” o “Delegazione G7”. A capo della Delegazione il 14 luglio è stato nominato Alessandro Modiano. Ad espletare le procedure per le gare d’appalto sarà la “Consip spa”, centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana e società in house del ministero dell’Economia e delle Finanze.

Di quali appalti stiamo parlando? Le gare riguarderanno l’allestimento delle sedi per i principali eventi istituzionali, la fornitura di attrezzature, i contratti di lavoro a tempo determinato, il servizio di registrazione online per le manifestazioni del #G7.

I dettagli del protocollo d’intesa

L’accordo di vigilanza collaborativa per verificare la conformità delle gare di appalto è stato siglato il 4 agosto scorso tra il capo Delegazione G7 Modiano ed il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) Raffaele Cantone. “La Presidenza Italiana del #G7 – si legge in una nota dell’anac – rappresenterà un’occasione di grande visibilità a livello internazionale per tutto il sistema Italia”.

L’Anticorruzione vigilerà e controllerà tutte le documentazioni di gara anche in maniera preventiva, elaborando, in caso di necessità, dei “rilievi” che saranno trasmessi al capo Delegazione e alla stazione appaltante. La Delegazione G7 si è impegnata, invece, ad inserire un’importante clausola negli atti di gara, ovvero la possibilità di “risolvere” un appalto qualora nei confronti di un imprenditore o di un membro di un’azienda vincitrice sia scattata una misura cautelare o un rinvio a giudizio per reati come la concussione, la corruzione, l’istigazione alla corruzione, il millantato credito, la turbata libertà degli incanti.

Cos’è il G7 e che fine ha fatto il G8

Bisogna ricordare che il #G7 è un gruppo di cui fanno parte Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti che si riunisce una volta l’anno per trattare problematiche finanziarie ed economiche, politiche di sicurezza e di sviluppo. Negli ultimi anni tra gli argomenti all’ordine del giorni anche l’energia e il cambiamento climatico. Tra il 1998 e il 2014 ha fatto parte del gruppo anche la Russia, ma dopo la delicatissima questione della Crimea, i Capi di Stato e di Governo hanno sospeso le attività del G8, tornando così al G7.