È il momento della rivincita per Federico pizzarotti che alza il tiro contro il direttorio regnante del M5S. Non un attacco inatteso certo quello del primo cittadino di Parma, sospeso da Grillodopo la ricezione di un avviso di garanzia a suo carico. Pizzarotti, primo sindaco della storia cinquestelle, è il primo ad aver conosciuto il prezzo dello scontro con la Casaleggio Associati che lo ha ripudiato e utilizzato quasi a mo’ di esempio negativo per i futuri eletti. Eppure nonostante critiche e veleni dei suoi stessi presunti compagni, Pizzarotti sta dimostrando (al contrario di altri) di non essere quantomeno uno sprovveduto.

Per stessa ammissione dei suoi cittadini, Parma è una città viva che prosegue un percorso di crescita. Nell’assistere alla debacle della Raggi a Roma e del coinvolgimento di quello che dovrebbe essere il futuro candidato per Palazzo Chigi, Luigi Di Maio, il giovane sindaco non ha nascosto il suo pensiero: “Si tratta di incapacità e inesperienza perché Luigi è uno che dal punto di vista amministrativo non ha fatto nulla”. Parole durissime non certo per la collega quanto per il simbolo di un vertice, che ha preferito azzerare il dissenso interno emarginando altri possibili outsider alla leadership.