È stata indetta per le 10:30 di stamattina, mercoledì 14 settembre, presso il Palazzo Esa di Catania, una conferenza stampa promossa da Mariano Ferro, leader dei Forconi che adesso mira ad un progetto diverso, più ampio, senza rinnegare il passato. Avevamo risposto le nostre speranze – spiega Ferro – nella rivoluzione sbandierata dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, così come avevamo riposto tante speranze in una energica opposizione del Movimento 5 Stelle che avrebbe potuto condizionare non poco l’attività del palazzo». Nella sua analisi, Mariano Ferro, ripercorre gli ultimi anni della politica siciliana definendoli fallimentari: «avremmo voluto trovarci in una situazione diversa, ma siamo ancora qui ad ascoltare le solite “furbate” del grande Matteo Renzi».

In Sicilia si preannunciano opere fantasmagoriche, ma intanto si va verso un riordino ospedaliero che fa pensare a svariati tagli di posti letto. «Tutto questo – afferma Mariano Ferro – ci ha obbligati a fare una riflessione sul futuro e sul presente della nostra terra, una riflessione che adesso vogliamo condividere con quanti percepiscono questo malcontento e vogliono comunicare una storia diversa all'insegna delle lotte sane e dell'onestà, perchè l'onestà può andare anche oltre le stelle».

'Occorre una evoluzione politica che guardi oltre'

Ferro si dice consapevole del fatto che occorre un’evoluzione dell’impegno politico per poter far sentire la voce in un sistema piegato all’Europa che ha messo in ginocchio i settori chiave dell’economia siciliana.

«Vogliamo cambiare il corso della storia – afferma Mariano Ferro- ed è per questo che faremo nascere, insieme a quanti lo vorranno, un movimento radicato nel cuore e nella testa dei siciliani capace di coniugare proteste e proposte e che metta insieme tutte quelle forze, di qualsiasi colore, che vogliano rimboccarsi le maniche in difesa dell’isola troppo bistrattata dai poteri forti.«Siamo noi per primi- conclude Mariano Ferro- che, senza rinnegare assolutamente il nostro passato, avvertiamo l’esigenza di guardare oltre l’esperienza dei Forconi. È giunto il momento – dice- di evolvere pensieri ed azioni»