La campagna di sensibilizzazione per la raccolta differenziata a Siracusa è stata anche l'occasione per l'Amministrazione cittadina per investire alcune risorse dei contribuenti in pubblicità istituzionali su emittenti televisive, radiofoniche, giornali on line e carta stampata. Tuttavia, non tutti i media locali hanno beneficiato di questo investimento di risorse economiche pubbliche, che il Comune di Siracusa ha utilizzato discrezionalmente, lasciando fuori dalle proprie decisioni alcuni noti esponenti della comunicazione siracusana, che non hanno fatto mancare in queste ore la loro contrarietà.

Non per il fatto in sé di essere stati esclusi, in quanto sostengono di poter benissimo sopravvivere senza le pubblicità istituzionali del Comune, ma per le modalità con cui le scelte sono state operate e che non fanno comprendere i criteri di scelta che hanno guidato l'Amministrazione.

La reazione dei media

“Nel mondo della comunicazione - ha sbottato Silvio Di Natale, noto come Buffa, sul proprio profilo social - è successo un fatto gravissimo. Lo spot sulla differenziata è stato consegnato a tutti coloro che parlano bene dell’Amministrazione comunale. Ma allora per guadagnare qualcosina bisogna far finta che le cose vanno bene? A me non importa dei mille euro della pubblicità”, Lo stesso Buffa sull'argomento ha intervistato il direttore dei Fatti, Salvo Benanti: "Non parliamo di favori ma di pubblicità istituzionale.

Non capisco, ad esempio, se il Comune intende pubblicizzare i guasti alla rete idrica perché deve dare la pubblicità a qualche amico. Non capisco se pubblicizza la raccolta differenziata perché questi spazi pubblicitari non vengono attribuiti anche a chi non è dalla parte dell’Amministrazione".

Interrogazione di Simona Princiotta

L'argomento, nelle ultime ore, aveva registrato anche l'intervento della consigliere comunale Simona Princiotta, autrice peraltro di un'apposita interrogazione consiliare: "Prima o poi – scrive Simona Princiotta su Facebook – capiremo perché viene continuamente pubblicizzato coi soldi dei cittadini il marchio Siracusa d’Amare, che si trova nell’attuale campagna di sensibilizzazione sulla differenziata. Cos’è Siracusa d’Amare? Di chi è? Di cosa si occupa? Ho presentato una formale interrogazione da due mesi e ancora attendo un riscontro".