La città di Siracusa affonda sotto i centimetri di acqua dell’alluvione che imperversa in queste ore. Social network invasi dalle immagini del disastro che non lascia nessuna infrastruttura esclusa: strade, negozi, abitazioni si affiancano alle fotografie scattate al cimitero o alla stazione ferroviaria. Ancora un’allerta meteo annunciata dall’Amministrazione comunale quando già i danni hanno raggiunto i cittadini che alternano composte reazioni di disagio – “se ci avverti quando tutta la città è sommersa dalle acque, signor sindaco, ci si sente un po' presi per il naso”, scrive su facebook il farmacista Salvo Caruso – a dure reazioni politiche, come quella dell’avvocato Ezechia Paolo Reale, che commenta: “il Sindaco affronti i problemi della città e non quelli del partito”.

A poco o nulla sono valsi gli operosi interventi dei gruppi di volontari, come quello coordinato da Riccardo Piazza a Villaggio Miano di fronte ad una città impreparata, con caditoie non pulite e interventi di manutenzione ordinaria assenti in vista dell’inizio della stagione delle piogge.

L'alluvione del 2003

L’entità dei danni per i cittadini siracusani è tale che il ricordo va al 16 e 17 settembre 2003, quando la gravità degli eventi alluvionali portò il sindaco di Siracusa di allora, Giambattista Bufardeci, a chiedere lo stato di calamità naturale alla Regione per i danni provocati dalla pioggia. L’effetto fu la delibera del Presidente della Regione che ai sensi dell’articolo 3 della legge regionale 42 del 18 maggio 1995 riconobbe lo stato di calamità naturale e avviò l’iter per gli interventi di sollievo ai cittadini particolarmente colpiti dal nubifragio, con particolare riferimento proprio alle province di Siracusa e di Catania.

La richiesta di stato di calamità naturale

Una situazione che non vede indifferenti anche alcuni rappresentanti in Consiglio comunale a Siracusa, come Simona Princiotta e Cetty Vinci, che colgono le difficoltà provenienti dalle svariate situazioni di pericolo createsi nel territorio comunale e dai consistenti danni occorsi a fabbricati e aziende e chiedono al primo cittadino di fare istanza all’attuale governo regionale per chiedere per la città di Siracusa, anche in questa occasione, lo stato di calamità.