Una situazione estremamente imbarazzante per il sindaco di Roma Virginia Raggi. Paga lo scotto di aver preferito nella sua squadra amministrativa la presenza diPaola Muraro. C'è da dire che costei nel 2004, prestava servizio come consulente presso l'AMA di Roma ( Azienda Municipale Ambiente), dove, in quel contesto, la Muraro, pare incassasse cospicue consulenze. Il capo d'accusa che la investe, balzato alle cronache, riguarda iltraffico illecito di rifiuti, abuso d'ufficio e truffa. Tuttavia, Virginia Raggi, ascoltata ieri 6 Settembre in Commissione Ecomafie, ha ammesso di essere a conoscenza dell'indagine a carico del suo assessore all'Ambiente.

Non risulta chiaro, però, se la Raggi sapesse dell'indagine che coinvolgeva la Muraro, ancor prima di sceglierla per il suo staff amministrativo. L'assessore indagato, infatti, omette di dire alla stampa, che sin da luglio, precisamente dal 16, era stata aperta una procedura di inchiesta a suo carico. Nel frattempo, però, in casa M5S, pare ci sia in atto un terremoto all'interno del direttorio.

La Raggi e il direttorio

Si raffredda la posizione dellaRaggi all'interno del direttorio, formato da Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, Carla Ruocco, Roberto Fico e Carlo Sibilia. Tremano i Grillini al punto cheDi Maio, nel frattempo, rinuncia alla partecipazione della trasmissione "Politics" e chiede conferma ai suoi - lontano dalle telecamere dei giornalisti - se qualcuno fosse stato informato precedentemente sulla' bomba' che stava per investirli.

Virginia Raggi, invece, conferma di aver informato la base; nello specifico fa il nome di Taverna e Vignaroli del mini-direttorio, ma pare fossero all'oscuro di tutto. Carla Ruocco gioca d'anticipo su Twitter e scrive un post precisando di non conoscere la dott.ssa Muraro e che le notizie che riguardano la sua inchiesta le ha apprese dalla stampa.

Roberto Fico prende le distanze dalle affermazioni della sindaco. Insomma, una bella gatta da pelare per la neo giunta Raggi, ad appena sessantasette giorni dal suo insediamento.

Virginia, la solitaria

Sembra che il tratto distintivo del carattere di Virginia Raggi sia l'indipendenza. L'indipendenza e il coraggio di muoversi all'interno di un movimento politico, senza confrontarsi troppo con gli altri, men che meno con Grillo.

Il suo carattere fermo e decisionista, potrebbe essere la chiave di questa vicenda. Piccola, esile, ma fortemente motivata ad andare avanti in questa tempesta che la coinvolge, e che coinvolge Roma in primo piano.