Ormai è un duello all'ultimo voto quello tra Clinton e Trump. In poche ore lo scenario idilliaco per la candidata democratica è mutato radicalmente, con Trump che è ad un punto dall'ex first lady e la vicenda del Mailgate che rischia di compromettere gli esiti non più scontati del confronto.

Elezioni Usa: Trump e gli Stati "chiave"

Il repubblicano si trova in vantaggio in North Carolina, in Ohio ed in Nevada. Anche in Florida un recente sondaggio lo pone in testa. Ma Clinton è dataancora avanti in Wisconsin, Pennsylvania, Colorado e Virginia. La complessità del voto per le presidenziali prevede una stretta relazione tra il risultato nazionale e quello conseguito in ogni singolo Stato, secondo criteri di ponderazione dei quali bisogna tenere conto per l'esito finale.

Quindi, Trump che è già dato in recupero sul dato nazionale - sondaggio Abcnews/Washington Post - posizionandosi al 45% contro il 46% di Clinton, rimane pienamente in corsa. Tuttavia, se altri sondaggi danno invece Clinton saldamente in testa,bisogna scontare l'opinione degli elettori dopo la riapertura dell'indagine denominata "Mailgate".

Elezioni Usa: lo scandalo Mailgate fa rischiare Clinton

La vicenda è nota da tempo. Sembrava ormai chiusa quando settimane fa l'FBI aveva dichiarato l'inesistenza di rilevanze penali a carico di Hillary Clinton che, lo ricordiamo, è stata accusata di aver usato un account privato per inviare e-mail riservate quandoricopriva il delicato incarico di capo della politica estera Usa comesegretario di stato di Obama.

Adesso, da un altrofilone d'indagine si apprende che potrebbero esserci delle relazioni con quell'inchiesta forse chiusa troppo in fretta. Si tratta di un'indagine a sfondo sessuale estranea a quella principale e relativa ad un ex deputato, Antony Weiner, tuttavia ex marito di una stretta collaboratrice di Clinton. L'indagine che riguarda ben 650.000 e-mailnon potrà essere conclusa in pochi giorni ed è probabile che le incertezzeincideranno sul voto dell'8 novembre prossimo.

Elezioni presidenziali Usa: Trump agita lo spauracchio dei brogli

Il repubblicano aveva già dichiarato, nell'ultimo dibattito televisivo dello scorso 20 ottobre, di non avere intenzione di riconoscere l'eventuale sconfitta elettorale.

Adesso rinfocola la polemica durante un comizio in Colorado, generando il timore che possano verificarsi irregolarità nel voto postale, invitando quindi i suoi elettori a recarsi personalmente alle urne per esprimere il voto.

La linea sembra essere quella di uno scontro molto duro nel quale, per la prima volta nelle elezioni per le presidenziali americane, si paventa il mancato riconoscimento degli esiti del voto. Se fosse Trump a vincere, come si comporterebbe Hillary Clinton? Intanto, a Wall Street e sulle altre piazze finanziarie internazionaliregnano come non maiincertezza e timori.