Il Giudice di Pace di Vallo della Lucania, provincia di Salerno, in data 03.10.2016 ha emesso una sentenza che, di primo acchito, potrebbe sembrare storica in quanto legittimerebbe un diritto al risarcimento danni per perdita da gioco d'azzardo.

E' opportuno preliminarmente riassumere la vicenda: un 29enne acquista 225 gratta e vinci e nessuno di questi conteneva al suo interno vincite di somme di denaro. Il ragazzo, dunque, citava in giudizio presso il Giudice di Pace di Vallo della Lucania l'Aams e le Lotterie Nazionali poichè non era presente sui tagliandi acquistati la dicitura che, ex.

art. 7 c.5 e c.6 del Decreto Balduzzi, dovrebbe avvertire sul rischio di dipendenza della pratica di giochi con vincite in denaro e sulle relative probabilità di vincita.

Il Giudice ha accolto la citazione presentata dal 29enne condannando lo Stato a risarcire con € 3.000 il proponente per il motivo sopra esposto.

Premettendo che ci sono ancora due gradi di giudizio, è possibile, alla luce di questa sentenza, identificare un diritto al risarcimento del danno per le perdite da gioco d'azzardo?Escludendo ogni disquisizione dottrinale sulla rilevanza contrattuale o extracontrattuale dell'acquisto di un gratta e vinci, la risposta alla domanda preposta sembra essere negativa. Nel caso in oggetto, infatti, si è "semplicemente" trattato di un vizio di forma in quanto, se fosse stato regolarmente presente sui tagliandi l'avviso previsto ex art.

7 c.5 e c.6 del Decreto Balduzzi, il giocatore non avrebbe avuto alcun diritto al risarcimento.

Nonostante ciò, le conseguenze di questa sentenza potrebbero essere ampie in quanto, innanzitutto, potrebbe esserci e sicuramente ci sarà un aumento di citazioni in giudizio per gratta e vinci acquistati che non sono risultati vincenti.

Inoltre, dal punto di vista sociologico, potrebbe venir fuori l'idea che si può sperperare il proprio patrimonio in gratta e vinci, male che vada poi si va davanti ad un Tribunale e si viene risarciti.

La pericolosità della sentenza e, soprattutto, della diffusione sbagliata del suo contenuto, è proprio in questo aspetto in quanto potrebbe diffondersi nell'opinione pubblica l'idea che la perdita da gratta e vinci possa costituire un danno risarcibile e, di certo, un soggetto che è affetto da ludopatia difficilmente farà valutazioni molto approfondite sulla vicenda e ciò lo spingerà a giocare ulteriormente in quanto penserà che, male che vada, recupererà tutto il denaro perso tramite un'azione legale.

Rispondendo alla domanda posta dal titolo, la perdita da gioco d'azzardo non era e non è tuttora un danno risarcibile.